Ancora carcasse di delfini in tutto il Tirreno centrale
LIVORNO – L’ultima carcassa è quella di uno zifio, un cetaceo di media taglia che si nutre di grandi meduse e piccoli pesci. L’hanno trovata a sud di Livorno, tra le scogliere ed è attualmente sotto esame. Ma nel giro di un mese sono stati almeno venti i resti di delfini, stenelle e pare anche globicefali rinvenuti sulle varie battigie. Non sufficiente per parlare di epidemia, ma un segnale preoccupante perché il Morbillivirus dei piccoli cetacei ha già fatto una decina di anni fa una vera strage nel Tirreno.
[hidepost]
In attesa di conoscere i risultati definitivi delle varie autopsie, è appurato che parecchie carcasse denunciavano aver lo stomaco totalmente vuoto. Qualcuno ha ipotizzato quindi una serie di morti per fame, anche se il virus in ogni caso debilita l’animale fino al punto che non riesce a cacciare.
Si moltiplicano peraltro i movimenti degli ambientalisti del mare per avvistare i cetacei piccoli e grandi del nostro mare. Sembra accertato che il numero delle balene sia in aumento, mentre i delfini sono nettamente meno delle stenelle, anche perché più difficilmente si avvicinano alle navi a differenza di queste.
[/hidepost]