Salomone e le certezze incerte
LIVORNO – Sembrerebbe una soluzione salomonica, come già altre adottate dal commissario del sistema portuale: mettere insieme cani e gatti – absit iniuria verbis – per provare a non farli litigare da lontano. E arrivare ad una conclusione condivisa su uno dei tempi più dibattuti – persino in tribunale – sulle aree e le banchine destinate ai ro/ro e ai ro/pax.
Dimentichiamoci perciò la dissacrante battuta attribuita ad Andreotti secondo la quale “se non voglio arrivare ad una decisione, ci faccio sopra un tavolo di lavoro”. Altri tempi e specialmente altro spirito operativo. Verna ci sta provando, in genere con le buone ma ogni tanto sfodera il pugno di ferro. Il problema, se problema c’è, è che i tempi sono stretti: e nello stesso tempo senza certezze. Siamo entrati da pochi giorni nell’agosto, mese che per lunga tradizione è soporifero per ogni tipo di decisione importante. Poi, se non cambieranno le cose con l’attesa sentenza Bis del Riesame, tra poche settimane rientrerà nei pieni poteri il presidente “congelato” Corsini. Ci vorrà qualche tempo per riprendere le fila, per quanto risulta che si tenga giornalmente informato. Si fa presto ad arrivare ai mesi caldissimi per la politica nazionale, compreso il rebus della Finanziaria che molti prevedono “lacrime & sangue”. E con quale governo? O almeno: con quale ministro?
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Forse conviene augurare al tavolo di lavoro del partenariato livornese buon lavoro. E specialmente, buona fortuna.
Con un piccolo, fastidioso retropensiero: nella commissione le varie associazioni del partenariato hanno indicato proprio i principali portatori d’interesse sulle aree, che ovviamente difenderanno le proprie aspirazioni. Sarà più facile o più difficile? O bene bene o male male, dice il proverbio. Don Antonio Fulvi Uovo, auguri.
Antonio Fulvi
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