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La storia di Sardarella dei bimbi di Monte Tabor

REGGELLO (Fi) – La scuola paritaria Monte Tabor di Caselli , in provincia di Firenze, quest’anno – oltre la programmazione ministeriale – ha affrontato un altro progetto: natura e animali, in collegamento con la delegazione toscana di Marevivo. Come illustrato dagli insegnanti in una relazione inviata a Marevivo da Romina Tognaccini, sono stati fatti tanti laboratori in classe durante l’anno, si è partecipato il 15 marzo alle manifestazioni in piazza e si è parlato ai bambini dell’inquinamento. Quindi abbiamo iniziato a fare lavori sul mare e sui suoi abitanti. Alcuni lavori sono fatti solo dai bambini (con le maestre) altri da bambini un po’ cresciuti …Alcune delle opere resteranno esposte nella hall del teatro cinema Excelsior per qualche mese. Ogni anno l’asilo fa la recita di fine lezioni con l’argomento principale della programmazione:

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Il mare e l’inquinamento.

Da qui nasce la storia di Petronia che tanto è piaciuta ai bambini e ai grandi. Eccone il riassunto.

Anni fa viveva nel paese di Acquachiara (sul fondo del mare) Sardarella, una sardina cresciuta con il ricordo della storia che le raccontava la mamma prima di dormire: strani oggetti venivano gettati in mare dai camion e da grassi tubi che rendevano l’acqua nera e i pesci trasformati.

Una volta diplomata in Ecosistema, Sardarella decide di partire alla scoperta del mare e qui incontra strani pesci che non sono pesci. Puzzomerluzzo, Spigola affumicata, Spino-medusa, Triglia-in-bottiglia e Dash-fish. Ognuno di loro viveva dentro bottiglie o scarpe e non aveva odore di pesce.

Vivevano sotto la loro cattiva regina Petronia, ovvero la corrente nera. Lei arriva, distrugge, ruba il blu del mare e cresce sempre di più grazie ai benefattori “pubblico cioè noi” che non hanno mai capito come fare a tutelare il mare. Con sottofondo quark Petronia spiega le quantità di plastiche presenti nel mare, e che lei ogni nove minuti cresce e che, tra un po’, sarà le regina di tutto il mare.

Viene fatto vedere un video con tutti i pesci e animali marini morti a causa della plastica (ci sono immagini forti ma il teatro deve smuovere le coscienze). Così Sardarella chiede aiuto ai suoi amici pesci sani che iniziano a ripulire il teatro insieme al pubblico e finalmente ritorna acqua pulita. Con l’impegno di tutti possiamo salvare il mare. Ed ecco le 5R gridate dai bimbi dopo lo spettacolo: riusa, ripara, ricicla, rispetta, rifiuta, ripensa si conclude la serata.

Inoltre per far capire ai bimbi che le parole devono essere seguite da azioni abbiamo:

1. Adottato insieme al Comune una tartaruga con Legambiente (presente in sala una volontaria-socia).

2. Fatto una donazione al teatro per acquisto di cestini per la raccolta differenziata, visto che il loro progetto è di diventare plasticfree.

3. Venduto durante lo spettacolo simpatici pesciolini cuciti da nonne e mamme il cui ricavato sarà devoluto a Marevivo, associazione con la quale collaboriamo per rendere la ha scuola plastica free.

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Pubblicato il
15 Giugno 2019

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