Il ruolo svolto dell’Italia nel quadrante adriatico
LECCE – Sono state due interessanti giornate di studi per ragionare sul significato dell’intervento italiano nella Grande Guerra e sugli sconvolgimenti degli assetti adriatici e balcanici da esso provocati all’Università del Salento, su iniziativa del Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo, in occasione del centenario della fine del primo conflitto mondiale. Il tema, i diversi aspetti e questioni sollevate dalle iniziative politiche e militari condotte dall’Italia nel corso della prima guerra mondiale, e alle loro varie e diverse ricadute nello spazio adriatico, balcanico e mediterraneo.
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Si è preso spunto, in particolare, dai saggi raccolti nella parte monografica del fascicolo 2/2018 della rivista “Itinerari di ricerca storica”, curata dai professori UniSalento Massimo Bucarelli e Alessandro Isoni, oltre che da un recente volume di Giuseppe Astuto dedicato alla ricerca dei motivi che spinsero l’Italia all’ingresso in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa.
Sono seguite relazioni dei docenti UniSalento Annalucia Denitto, Roberto Martucci, Vitantonio Gioia e Alessandro Isoni, e di Luca Micheletta, professore di Storia delle relazioni internazionali all’Università di Roma La Sapienza, e Giuseppe Astuto, professore di Storia delle istituzioni politiche all’Università di Catania.
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