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Decreto Sblocca Cantieri all’Ance della Spezia

LA SPEZIA – Nella sala di Tele Liguria Sud si è svolto nei giorni scorsi il convegno organizzato da Ance La Spezia sul tema “Decreto Sblocca cantieri: le misure di interesse per il settore delle Costruzioni”.

L’incontro, che ha visto la collaborazione dell’Ordine degli Architetti, Collegio dei Geometri e Ordine degli Ingegneri, è stato l’occasione  per approfondire il nuovo quadro normativo sui lavori pubblici, conseguente all’entrata in vigore del cosiddetto decreto Sblocca Cantieri.

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Dopo l’introduzione del presidente di Ance Mario Gerini, si sono alternati nell’illustrazione gli avvocati Pierluigi Piselli, Giulio Nardelli e Giuseppe Imbergamo dello studio Piselli & Partners di Roma, che già lo scorso anno hanno tenuto per Ance un ciclo di seminari sempre in tema di appalti pubblici.

L’adesione al convegno è stata notevole; oltre a molte imprese associate e liberi porofessionisti, erano rappresentate quasi tutte le amministrazioni locali, oltre a molti rappresentanti di enti appaltanti che, a vario titolo hanno, competenze in ambito provinciale.

L’introduzione del presidente Gerini, dopo aver ringraziato l’avvocato Piselli, uno dei professionisti più apprezzati a livello nazionale in materia di appalti  pubblici, è stata  l’occasione per ribadire quanto denunciato nelle settimane scorse, circa gli effetti della crisi in provincia della Spezia.

In un decennio, hanno chiuso 344 aziende e 1600 lavoratori hanno perso il lavoro. Il presidente di Ance non si è limitato alla mera analisi della situazione creatasi, ma – in sintesi – ha illustrato quali sono le necessità dell’intero settore.

Ha richiamato le amministrazioni locali a svolgere un ruolo di stimolo e aiuto alla ripresa economica della provincia, ovviamente nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, e invitato la politica a svolgere il compito più nobile a essa attribuito: attivare le iniziative ed assumere le decisioni nell’interesse generale.

Le amministrazioni locali devono avere la capacità di valutare quali siano i benefici in termini di lavoro ed occupazione che, nell’immediato, la realizzazione di un’opera pubblica o di un’iniziativa privata possano portare.

Per gli imprenditori edili non è più tempo per discussioni sterili, perché l’economia locale, gli operai e le imprese del settore hanno bisogno di risposte concrete; in tempi molto brevi, pertanto, occorre passare dalla programmazione all’apertura dei cantieri.

In una situazione come quella attuale che può portare all’acuirsi di tensioni anche di natura sociale, è indispensabile che la ricchezza che si crea tramite il territorio ricada in gran parte su di esso, coinvolgendo tutta la filiera delle costruzioni partendo dal mondo della libera professione.

Gerini ha evidenziato con forza che l’associazione non pone in discussione il principio del libero mercato, ma ritiene che in tale ambito vi possano essere margini per salvaguardare, nel frattempo, i legittimi interessi degli appaltatori di opere pubbliche e degli operatori immobiliari; ciò nella logica della tutela dell’imprescindibile interesse della pubblica amministrazione e della collettività locale più in generale.

Il presidente Gerini ha chiuso la sua introduzione presentando in anteprima la campagna di sensibilizzazione, per ribadire l’importanza economica e sociale nell’investire nel settore edile che  verrà attivata nelle prossime settimane con la collaborazione degli Ordini, Collegi e Associazioni rappresentativi della filiera delle costruzioni.

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Pubblicato il
25 Maggio 2019

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