Spadolini per Cavalli: una barca da Batman

Nella foto: Tommaso Spadolini con Roberto Cavalli.
FIRENZE – Roberto Cavalli e Tommaso Spadolini: un’abbinata che nel mondo dello yachtting ha già precedenti e che oggi viene rilanciata con un nuovo progetto, molto interessante. Le richieste di Cavalli questa volta, sono state molto diverse da quando aveva usato RC come yacht aziendale per promuovere il proprio business ed era sempre pieno di ospiti VIP. Questa volta desiderava uno yacht da vivere per crociere in coppia, tre membri di equipaggio e al massimo quattro ospiti. Senza dimenticare i suoi due cani.
Essendo in possesso della patente nautica, Roberto desiderava una barca più piccola per essere più vicino all’acqua e che potesse timonare da solo: questo significava una lunghezza al galleggiamento al massimo di 24 metri. Questo yacht doveva essere anche in grado di raggiungere i 40 nodi, il che ci ha portati a scegliere tre motori MAN accoppiati a tre idrogetti KaMeWa e a optare per una costruzione leggera utilizzando alluminio e fibra di carbonio.
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Un’altra specifica richiesta ha riguardato la suite armatoriale, che doveva trovarsi su un livello sopraelevato a poppavia della timoneria – una prima assoluta su uno yacht di queste dimensioni – e che godesse di una vista a tutto tondo sul mare e di una ventilazione naturale.
Una suite VIP e una cabina ospiti (con letti a castello e un bagno utilizzabile anche come day-head) si trovano sul ponte inferiore, insieme alla cucina/dinette e agli alloggi per l’equipaggio. Inoltre c’è un’accogliente lounge esterna con accesso privato dalla suite armatoriale. Il tender di 3,8 metri è alloggiato sotto una capotte in fibra di carbonio sul ponte di prua.
In termini di design degli esterni, Roberto Cavalli voleva qualcosa di sportivo e aggressivo che riflettesse il suo personale approccio alla vita in mare e la sua forte personalità. Per utilizzare le sue stesse parole, voleva “una barca che Batman desiderasse timonare!”.
Abbiamo sviluppato molti differenti profili – sottolinea Spadolini – prima di giungere al design esterno finale con due ampi archi che inquadrano il pozzetto e che al contempo lo riparano dal vento. Per enfatizzare e trasmettere la natura sportiva di questo yacht, abbiamo deciso di pitturare lo scafo di nero metallizzato e la sovrastruttura in grigio scuro metallizzato.
Pur avendo contattato diversi cantieri per costruire lo yacht, Cerri Cantieri Navali (CCN) è stato il solo disposto ad accettare gli stretti tempi di costruzione, di soli 14 mesi, e che ha inserito questo yacht nella sua gamma Fuoriserie. Essendo situato a Carrara, in Toscana, Roberto ha potuto recarsi spesso in cantiere per seguire i lavori, partendo dalla sua casa di Firenze.
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