Sfide globali dell’industria nautica su mercati, normative, sostenibilità

Lorenzo Pollicardo
LA SPEZIA – Il mercato globale della nautica è in ripresa per il quinto anno consecutivo dopo la crisi internazionale e anche nel 2018 si stima una crescita delle vendite di unità da diporto pari a circa il 10% rispetto all’anno precedente. Questo l’incipit della relazione di Lorenzo Pollicardo, una lunga esperienza in Ucina e poi in Nautica Italiana, oggi direttore tecnico SYBAss, l’associazione internazionale dei costruttori di super yacht. La relazione ha avuto luogo per conto di Atena al circolo ufficiali della Marina a La Spezia.
Anche il mercato nautico italiano – ha detto Pollicardo – mostra un ulteriore crescita in doppia cifra per l’anno 2018, con un fatturato nautico complessivo che supera i 4,2 miliardi di euro, trainato dalla cantieristica nazionale il cui valore della produzione è pari a circa 2,5 miliardi di euro per il 2018.
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Risulta cresciuto anche il mercato interno sebbene il dato relativo alle immatricolazioni di nuove unità in Italia mostra andamenti “carsici”, con ancora molte sofferenze nella piccola e media nautica.
Di grande attenzione positiva risulta il dato del mercato internazionale dei grandi yacht che vedono in 416 gli ordini mondiali per il 2019. L’Italia è indubbiamente leader con 1660 unità costruite nel nostro Paese, a fronte delle 5789 nel mondo. Nell’ultimo quadriennio l’Italia ha prodotto ben il 41% della produzione globale complessiva in termini di numero di grandi yacht.
Particolarmente interessante il mercato globale del Refit che solo nel biennio 2017/2018 ha visto ben 1254 “visite” di 816 differenti yacht presso i 100 cantieri nel mondo. In tale ottica è di grande prospettiva per il nostro Paese il dato che vede il Mediterraneo leader per gli accosti dei grandi yacht in navigazione con una percentuale pari al 18,9% del totale mondiale.
Sul piano della normativa internazionale Pollicardo ha esaminato l’excursus che ha portato ad avvicinare sempre più i requisiti progettuali dei grandi yacht alle norme internazionali del mondo marittimo interpretate dall’IMO. Ha poi affrontate le Convenzioni Internazionali applicabili, con particolare attenzione a quelle relative alla protezione ambientale. In tale ottica viene descritta la strategia dell’IMO per il prossimo trentennio in materia di riduzione dei gas serra. L’industria mondiale dei grandi yacht – ha concluso il relatore – ha a tal fine costituito una task force per interpretare tali sfide, giungendo nel tempo ad anticipare sempre più con la ricerca e l’innovazione i requisiti normativi di natura ambientale.
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