Scardigli (SNTL): anche Carrara più logistica

Pier Gino Scardigli
MARINA DI CARRARA – Con l’apertura della nuova sede a Marina di Carrara della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di La Spezia, presentata alla stampa nei giorni scorsi dal segretario generale della AdSP del Mar Ligure Orientale Francesco Di Sarcina, si sottolinea il momento di crescita dello scalo toscano. Ai due terminalisti storici Porto di Carrara e Grendi si è aggiunto lo scorso anno il MDC Terminal della Dario Perioli che con le sue relazioni commerciali ha aumentato le tipologie di traffici e merci giustificando – insieme a diverse altre iniziative dell’Autorità, anche in campo crocieristico – previsioni di sviluppo record dei traffici merci, passeggeri e turisti. Da qui la necessità di nuovo personale specializzato nelle diverse attività logistico-portuali e di uno strumento come la Scuola Nazionale Trasporti per rispondere alle esigenze formative delle imprese del territorio. Ne parliamo con il presidente della SNTL, l’avvocato Pier Gino Scardigli.
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Quasi trent’anni di attività formativa nel settore trasporti e logistica: come nasce e si sviluppa la SNTL?
La Scuola Nazionale Trasporti e Logistica nasce nel 1991 su iniziativa della Camera di Commercio di La Spezia e del sistema camerale in genere e vede subito, grazie ad un mercato che attendeva una struttura che rispondesse a questo tipo di esigenze, una veloce ed intensa progressione. In questa crescita la gamma delle sue iniziative e promozioni nel campo delle attività formative si sono moltiplicate tanto da raggiungere oggi un livello di presenza molto importante nel nostro Paese: abbiamo infatti lavorato nei porti di Gioia Tauro, di Genova, di Livorno, naturalmente in quello di La Spezia, ma anche a Ravenna ed in molti altri scali italiani. Abbiamo avuto anche collaborazioni internazionali: ad esempio qualche anno fa abbiamo avuto l’incarico di formare venti ingegneri iracheni sia per approfondire le procedure per la costruzione del nuovo porto di Al Faw che per capire quali fossero i problemi gestionali di un porto che sarà destinato a traffici della portata di 20 milioni di container l’anno. Di passo in passo la scuola è cresciuta ed è aumentato il numero dei suoi soci. Attualmente 32 società primarie accompagnano l’attività della scuola ed abbiamo perciò pensato – con la nascita dell’Autorità di sistema del Mar Ligure Orientale – di estendere la nostra presenza anche a Carrara, nella convinzione che la collaborazione tra queste due aree limitrofe, oggettivamente omogenee pur appartenendo a due regioni diverse, rappresenti un momento molto importante che andava assecondato con un nostro fattivo impegno.
Con quali imprese locali avete preso contatti?
Con la Dario Perioli S.p.A., nostra socia da tempo, che si è insediata in questo scalo e promette di avere un futuro molto importante nei traffici marittimi, in particolare sul settore container, con la Grendi, con la Bogazzi ed ulteriori altre, nell’ottica di avere una presenza condivisa con l’imprenditoria del luogo.
Su quali materie in particolare verterà la vostra offerta formativa e a chi si rivolgono in particolare i vostri corsi?
Verterà su molteplici materie: da quelle funzionali all’ottenimento delle certificazioni di cui le aziende devono essere provviste per le attività di movimentazione della merce, e sulle quali da tempo abbiamo una forte competenza, a quelle per la formazione dei giovani per istradarli al lavoro in questo settore. Aiutiamo inoltre le aziende ad utilizzare correttamente i fondi esistenti destinati alla formazione – in particolare i Fondi Impresa – affinché non restino inutilizzati ma vengano amministrati al meglio. Gestiamo quindi per loro conto questo “cruscotto” della formazione, rilevando quanto hanno versato e quando sia il momento più opportuno per utilizzare questi importi. L’utilizzatore primario dei nostri corsi di formazione è quindi l’impresa alla quale forniamo un servizio a tutto tondo che va dagli aggiornamenti sulle nuove metodiche, alla loro gestione nelle particolari situazioni; ci rivolgiamo poi ai giovani sempre in un rapporto sinergico con le imprese in particolare con quelle disponibili a fare degli stage. Oltre a questo sviluppiamo anche attività di crescita culturale organizzando seminari e convegni legati alle vicende progressive della portualità, della logistica e molto altro.
Dal suo osservatorio come vede il futuro della logistica?
La logistica è un settore in evoluzione quotidiana, e rappresenta il futuro del nostro Paese; tutto questo naturalmente passa attraverso la consapevolezza che esiste la necessità di infrastrutture migliori di quelle oggi esistenti, ma è in atto e inarrestabile la sua evoluzione sul piano prettamente tecnologico. Le imprese lavorano quotidianamente per poter essere all’altezza di questa sfida che la logistica propone.
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