Quel ponte dei sospiri
LIVORNO – Le proteste sono quotidiane, ma qualche giorno fa è successo il peggio. Parliamo del ponte levatoio stradale del Calambrone, che scavalca quel “maledetto” sbocco dello Scolmatore dell’Arno in Darsena Toscana. Cambiate le porte vinciane sottostanti, le cose sono migliorate un pò, ma non hanno risolto il problema del blocco della circolazione stradale in ben due orari giornalieri, alle 10 di mattina e alle 16 del pomeriggio. Lunedì scorso alle quotidiane maledizioni degli autisti diretti in particolare in Darsena Toscana con i Tir, si sono aggiunte quelle di altre decine e decine di utenti, bloccati perché era nato un problema con le transenne che preannunciano la chiusura. Pare che un camion le abbia investite e tutto sia andato in “tilt”. Ci segnalano che si è formata una fila di 4 chilometri di autocarri e Tir, con i relativi riflessi anche al varco del TDT e della circolazione delle auto dirette a Tirrenia.
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L’incidente ha complicato le cose, ma l’apertura del ponte levatoio stradale in quegli orari è duramente contestata da tempo. “E siamo d’inverno, quando circolano su quella strada quasi soltanto i mezzi da lavoro – dice Claudio Bartoli dell’omonina società trasportistica – c’è da tremare al pensiero di quello che succederà quando si aggiungerà anche il traffico estivo verso Tirrenia”. Una memoria è stata inviata due giorni fa anche alla Spedimar, alla direzione del Terminal Darsena Toscana e alla Società dei Navicelli. La richiesta: nessuno contesta che il ponte levatoio si apra per il passaggio delle barche dai cantieri dei Navicelli, ma occorre scegliere altri orari, perché le 10 e le 16 sono i momenti di maggior circolazione dei Tir. Risposte? Per adesso, silenzio. Ma una soluzione va trovata e che sia definitiva, come si richiede da anni: ovvero tombare lo sbocco dei Navicelli in Darsena Toscana, e attivare l’uscita diretta in mare dei Navicelli e dello Scolmatore. La Regione ha completato allo scopo le due dighe che proteggono la bocca ed ha avviato anche i dragaggi, ma le barche ancora non ci passano. E se domani partisse davvero la Darsena Europa? Non è indispensabile organizzare al più presto una viabilità stradale e ferroviaria adeguata, per essere pronti sull’ultimo miglio già quando dovranno cominciare (si spera) i lavori di costruzione del sogno livornese?
A.F.
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