Sulla Piattaforma Logistica intervista al direttore Matic

Luka Koper
TRIESTE – Il porto di Trieste continua ad essere uno dei principali protagonisti della crescita dei traffici, in particolare di quelli dall’East e dal Far East. E il dinamismo crescente dell’Autorità di sistema di Zeno D’Agostino trova una buona sponda anche negli operatori. È il caso del recente ingresso alla direzione della Piattaforma Logistica triestina (PLT) di Drago Matic, già presidente di Luka Koper, ovvero del porto sloveno che a poche miglia da Trieste sta forzando le tappe per costituire un’alternativa.
Si deve alla traduzione di FAQ Trieste – l’intelligente notiziario web triestino – l’intervista di Drago Matic apparsa sulla rivista “Primorske Novice” che fornisce alcune utili indicazioni sullo sviluppo prossimo della Piattaforma Logistica. Ne riprendiamo a nostra volta alcuni passaggi.
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Quest’anno verrà inaugurato nel porto di Trieste un nuovo terminal, la cosiddetta piattaforma logistica. L’investitore è la più importante casa di spedizione triestina, la Parisi. Drago Matic è stato contattato da Francesco Parisi e dai soci quando, avendo terminato il suo impegno in Luka Koper nel dicembre 2017 era diventato professionalmente indipendente. – “Ho messo in piedi da allora l’agenzia marittima Neptune International Shipping – dice Matic – per l’armatore taiwanese Yang-Ming. Poi è arrivata l’offerta di Trieste ed ho deciso di accettarla”.
A che punto è il terminal PLT? “Il 75% delle opere di costruzione è già ultimato” risponde Matic. L’investimento è di 142 milioni di euro, di cui 100 dell’Autorità di sistema e 42 dei soci privati. Le prime navi? Nella seconda metà dell’anno. Sono previsti containers, ro/ro, project cargo e general cargo. La sola piattaforma avrà una capacità di 300 mila teu, ma secondo Drago Matic sarà flessibile tra general cargo e container, aumentando le quote a seconda delle esigenze.
L’intervista affronta anche lo sviluppo del molo VIII, di cui il PLT viene indicato come base del futuro sviluppo, sulle linee del piano regolatore portuale. Nei progetti è prevista anche una stazione ferroviaria di manovra. Sulla possibilità di partners, l’intervistato parla di grande interesse. “Non solo di China Merchants, ma di partner commerciali “che portano carico” e non di società finanziarie. Di un tema Matic non vuol parlare: della sua esperienza a Luka Koper, che si sa essere oggi in difficoltà e che potrebbe presto essere superata da Trieste nei traffici container, anche perché le ferrovie che si sviluppano in Austria e nell’Europa centrale puntano proprio su Trieste. Ultima nota: Matic sottolinea l’importanza del dinamismo dell’AdSP e la sintonia dei suoi progetti con quelli dello Stato italiano, oltre all’impegno di tutto il cluster portuale. Un bel riconoscimento.
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