Workshop su prospettive di lavoro per ex marittimi
GENOVA – Quali prospettive occupazionali hanno i marittimi italiani che decidono di smettere la vita per mare e trovare lavoro a terra? Per dare risposte la Fit-Cisl ha organizzato un progetto, finanziato dalla Itf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui la stessa Fit è affiliata, e realizzato dal Cieli, Centro italiano di eccellenza sulla logistica, i trasporti e le infrastrutture dell’Università di Genova. Il progetto sarà presentato pubblicamente con un workshop, organizzato dallo stesso Cieli, sul tema “Second life. Seafarers work and live better having alternatives of a future job ashore”, in programma per venerdì 18 gennaio alle 9:30 a Genova, presso la Sala lauree del dipartimento di Economia, in via Vivaldi 5.
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Tale progetto – sottolinea una nota – ha esaminato le principali competenze sviluppate dai marittimi italiani al fine di comprendere come esse possano essere proficuamente impiegate anche nell’ambito di possibili carriere professionali in settori e attività produttive “a terra” riconducibili al cluster marittimo. L’obiettivo finale, in corso di realizzazione, è costruire un database in cui qualsiasi marittimo può inserire le proprie competenze e da una parte vedere quali prospettive occupazionali ha a terra dall’altra comprendere quali lacune può eventualmente colmare per ambire a un lavoro migliore.
Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl ha dichiarato in merito: “Con questa iniziativa la nostra Federazione, in coerenza con la storia, la tradizione e la cultura della Cisl, profonde ancora una volta il proprio impegno fattivo per le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti, per proporre soluzioni concrete a una problematica molto sentita dai marittimi. Gli studi del Bimco, associazione datoriale internazionale del trasporto marittimo, dimostrano che, in media, dopo 10 anni per mare i marittimi desiderano un posto di lavoro a terra. È per questo che il 18 gennaio faremo emergere come concretamente si potrà intervenire per soddisfare questa legittima aspettativa”.
All’incontro prenderà la parola tra gli altri Remo Di Fiore, componente a nome della Fit-Cisl dell’Esecutivo Itf, il quale spiegherà il senso del progetto e perché la Fit-Cisl lo ha promosso. Interverranno inoltre: professor Claudio Ferrari, vicedirettore del dipartimento di Economia di Unige, professor Enrico Musso, direttore del Cieli di Unige, dottor Luca Tommasi, grant manager di Itf Seafarers’ Trust, i professori di Unige Francesco Parola e Giovanni Satta, responsabili scientifici del progetto, dottor Gian Enzo Duci, managing director di Esa Group, professor Theo Notteboom delle Università di Antwerp e di Ghent, professor Thanos Pallis dell’Università dell’Egeo (Grecia), dottoressa Daniela Fara, direttore generale dell’Accademia italiana della Marina Mercantile, comandante Giovanni Lettich, presidente del Collegio dei Capitani, dottoressa Genziana Giacomelli, direttrice della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di La Spezia, professor George Vaggelas dell’Università dell’Egeo e Associate Member di PortEconomics, professoressa Anna Sciomachen, coordinatrice del Ccs di Economia e management marittimo portuale di Unige.
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