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Porto 2000 in stand-by: ritocchi alla gara?

Nella foto: Un aspetto folcloristico dell’accoglienza delle crociere dalla Porto 2000.

LIVORNO – La burrasca sulle concessioni temporanee o meno che ha schierato l’un contro l’altra Autorità marittima e Autorità portuale sta facendo – tra le altre – una vittima illustre la Porto 2000, ovvero la società dell’AdSP e della Camera di Commercio delegata a gestire i traffici dei passeggeri, traghetti e crociere. La gara per la sua gestione si è conclusa ormai da un anno con la vittoria dell’ATI tra gruppo MSC e gruppo Onorato, ma i vincitori hanno di fatto “congelato” la presa in consegna della società e il relativo esborso di 10 milioni, nel complessivo progetto vincitore che prevede un investimento globale di quasi 100 milioni di euro. Vincenzo Onorato non ha fatto mistero del perché di questo “congelamento”: in un’intervista ha dichiarato che non si possono investire cifre di questo genere quando non viene garantita a suo parere la “riserva” alla Porto 2000 di tutti i traffici passeggeri, avendo la AdSP permesso a Grimaldi di crearsi un terminalino alternativo su una banchina pubblica. La vicenda, come noto, è in mano alla magistratura e rischia di ritardare scelte essenziali per il porto.

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Circola anche una voce, che potrebbe essere una “fake new” ma che sta ottenendo un certo credito. Quella secondo cui per risolvere la cosa, in attesa della soluzione affidata al ministero MIT e alla magistratura, la AdSP potrebbe anche riconoscere all’ATI vincitrice della gara uno “sconto” sugli investimenti offerti nella gara stessa, fino a 20 o 30 milioni sul totale di circa 100 promessi. Pare che anche gli altri due raggruppamenti che hanno partecipato alla gara (tra cui i Grimaldi, classificatisi terzi) non si opporrebbero a questa revisione del progetto. Una strada per trovare uno sblocco a una situazione che minaccia davvero sconquassi non solo sul porto di Livorno?

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Come postilla alle vicende livornesi, le recenti parole di Stefano Messina, presidente di Assarmatori, pronunciate nel riferire del suo recente incontro con la presidente del Senato Maria E. Alberti Casellati, sono state duramente criticate dal direttore generale della Grimaldi Costantino Baldissara come amministratore delegato del terminal livornese Sintermar. Che ha preannunciato  di aver dato mandato al legale della società livornese “perché valuti l’eventuale azione penale da intraprendere nei confronti di Stefano Messina”.

La dichiarazione di Messina duramente criticata da Baldissara è la seguente.

“I recenti casi di Civitavecchia  e di Livorno, ove le regole che sottendono all’esercizio delle attività di terminal sono state violate in nome di un’asserita tutela del traffico operato da certuni operatori, impone la massima cautela per scongiurare che i nostri porti e di conseguenza le attività marittime vengano sottratte alle norme e affidate alla discrezionalità delle Autorità Locali spesso poi censurata dalla magistratura anche penale, il tutto creando un clima di assoluta incertezza per non dire di illegalità diffusa”.

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Pubblicato il
12 Gennaio 2019
Ultima modifica
18 Gennaio 2019 - ora: 11:03

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