Le crociere verso l’ambiente: tagliano a metà le emissioni

Nella foto: Fumi navali da eliminare dalle navi non solo da crociera.
LONDRA – L’associazione internazionale dell’industria crocieristica si è impegnata formalmente a ridurre le emissioni di carbonio del 40% entro il 2030, e “se possibile” anche prima. L’impegno fa parte di un documento presentato da Arnold Donald, presidente di CLIA Global e amministratore delegato del gruppo Carnival, che per le crociere è tra i primi al mondo. “L’impegno è finalizzato a fare delle navi da crociera un importante supporto alla sostenibiltà ambientale – ha dichiarato Donald – con l’altro importante obiettivo di ridurre a zero le emissioni di carbonio entro la fine del secolo da parte dell’industria navale”. L’impegno di ridurre del 40 o del 50% le emissioni entro il 2030 è appunto il primo, significativo passo in questa direzione.
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I progressi verso gli obiettivi prefissati saranno misurati da CLIA e dagli istituti di ricerca incaricati partendo dal livello di emissioni del 2008 da parte delle navi da crociera. La CLIA si è impegnata a comunicare annualmente i progressi del settore, sottolineando anche chi farà meglio e chi sarà invece in ritardo.
L’industria delle crociere si pone in primo piano nel quadro della ricerca tecnologica e dell’efficienza energetica nella progettazione della propulsione navale ma anche dell’ottimizzazione delle attività di bordo che possono comportare fumi o emissioni dannose all’ambiente. Molto è già stato fatto – si ricorda – anche nel campo delle vernici antivegetative, che hanno progressivamente eliminato quelle a base di veleni dannosi per l’ecosistema marino.
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