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Siluro alla Bolkestein per salvare il balneare

ROMA – Per l’economia delle riviere adriatiche la direttiva Bolkestein ha rappresentato fin dall’inizio un incubo; che ha messo a rischio, in molti casi, anche i nuovi investimenti in un settore di economia che come quello turistico in Adriatico è praticamente tra i primi per rendimento. Ma adesso sembra che il governo italiano stia lavorando per difendere dalle intemerate della UE il comparto. Proprio alla vigilia di Natale si è appreso che stia per essere varata dall’esecutivo una specie di proroga per le concessioni balneari, che avrebbe il merito di dare più respiro al comparto.

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La norma, secondo i rapporti apparsi sui siti web del governo, prevederebbe l’insediamento di un comitato per elaborare un modello tutto nuovo di gestione del comparto balneare; elaborazione che si prenderebbe 5 anni di tempo, lasciando nel frattempo le norme italiane come sono oggi. Con una clausola aggiuntiva, si stabilirebbe anche che gli stabilimenti e le iniziative balneari-turistiche danneggiate da eventi naturali eccezionali potranno beneficiare di una proroga delle concessioni per 15 anni. Lo stesso Di Majo si è impegnato anche con recenti dichiarazioni alla rapida creazione del comitato.

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Pubblicato il
29 Dicembre 2018

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