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L’Interporto Campano fondamentale nella ZES

NOLA – L’Interporto di Nola è un tassello fondamentale della ZES Campania, la prima regione italiana a dotarsi di una Zona Economica Speciale.

Infatti, l’Interporto di Nola è integralmente ricompreso nel perimetro di questo strumento di politica economica nazionale, pensato a livello governativo per favorire la crescita dei territori meridionali anche grazie allo sviluppo delle aree retroportuali e logistiche. La ZES poggia intorno ai porti campani di Napoli e Salerno, in stretta connessione con l’Interporto che è una delle principali strutture logistiche intermodali nel centro sud Italia, nel quale si movimentano circa 5 milioni di tonnellate di merci all’anno.

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Grazie alla qualità dei suoi servizi, l’Interporto di Nola oggi è in grado di offrire un sistema di trasporto combinato (stoccaggio, movimentazione e manipolazione delle merci) e coniugare le richieste di servizi (di alta qualità) con le nuove politiche del trasporto: l’Intermodalità e il Trasporto Sostenibile. Dispone di oltre 400.000 mila metri quadri di aree sviluppate, tra capannoni industriali ed edifici direzionali, in parte occupati da circa 200 aziende che operano nei settori della logistica, dei trasporti, oltre che da distributori alimentari, di cosmetici e piattaformisti.

A gestire l’interporto di Nola è Interporto Campano S.p.A, una società a capitale interamente privato, la quale è concessionaria della Regione Campania fino al 2080 per la progettazione, costruzione e gestione dell’interporto nel sito di Nola.

Con l’istituzione della ZES, e l’inserimento dell’area retroportuale nolana nella stessa, è prevedibile una crescita del tessuto produttivo locale attraverso l’aumento degli investimenti da parte di imprese multinazionali, la creazione di posti di lavoro e l’incremento dell’innovazione.

Per le aziende che avviano nuove attività economiche o di investimenti nella ZES Campania sono previsti, infatti, incentivi e facilitazioni, tra cui la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali, semplificazioni delle procedure di rilascio di autorizzazioni e riduzioni di oneri amministrativi e istruttori.

Operare in una ZES, per le aziende nuove e anche per quelle già operative insediate in essa, ma che daranno vita a attività economiche imprenditoriali, significa avere la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta, fino a 50 milioni di euro, per l’avvio di un’attività o per investimenti.

Tuttavia, le agevolazioni concesse alle aziende che si insediano e anche quelle che operano in una ZES sono soggette a due condizioni, poiché devono mantenere la loro attività nell’area ZES per almeno sette anni, dopo il completamento dell’investimento, e non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.

In più, le strategie individuate dalla Regione Campania per la realizzazione della Zona Economica Speciale prevedono di “supportare le connessioni stradali con le realtà interportuali e i principali agglomerati produttivi e industriali”. Tra gli interventi sono stati identificati: la realizzazione o riqualificazione di raccordi stradali con i distretti industriali più rilevanti della Regione, dell’area Asi e la realizzazione di un nuovo asse di collegamento diretto tra il casello autostradale di Nola e l’area industriale. Oggi, l’interporto di Nola, che si colloca in posizione estremamente favorevole rispetto alle reti stradale e ferroviaria regionale, già può avvalersi di una notevole infrastrutturazione in tal senso.

Va, infine, specificato che l’Interporto di Nola è l’unica piattaforma intermodale in Italia ad avere al suo interno una stazione ferroviaria elettrificata, direttamente collegata al Terminal Intermodale, attraverso 13 coppie di binari di presa e consegna, ciascuno lungo 1 km. All’interno del Terminal Intermodale – gestito da TIN, società specializzata controllata al 100% da Interporto Campano – è presente un’area di temporanea custodia, al cui interno si trovano il deposito doganale privato e il deposito IVA.

L’Interporto, dal 2006, è anche attivo nel settore dei trasporti ferroviari come operatore intermodale. Per questo, nel gennaio 2009 ha costituito una società dedicata, Interporto Servizi Cargo S.p.A. (ISC), che integrando la figura di operatore intermodale, tramite la società Nuovo Operatore Intermodale, a quella di Impresa Ferroviaria, ha sviluppato – e continua a sviluppare – un network ferroviario nazionale privato, collegando le più importanti realtà interportuali e portuali del Paese. 

A partire da ottobre 2019 – dopo aver completato una istruttoria durata oltre due anni – ISC sarà la prima impresa in Italia a far viaggiare i suoi treni sui binari dell’alta velocità/alta capacità, con la possibilità di trasportare anche i mega trailer attraverso le gallerie appenniniche.

All’interno dell’interporto di Nola, sono presenti le officine di manutenzione Alstom, unico impianto in Italia per i treni Italo NTV, operatore privato italiano nel trasporto ferroviario di passeggeri sulla rete ad Alta Velocità.

Infine, l’Interporto di Nola ha realizzato con Enel Green Power il più grande impianto fotovoltaico su tetto al mondo. Sono interessati tutti i 400.000 mq di superfici copertura dei capannoni dell’area interportuale. L’impianto è stato progettato con tecnologia in film sottile in piena integrazione architettonica.

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Pubblicato il
29 Dicembre 2018

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