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Zone logistiche semplificate Spediporto accetta la sfida

Nella foto: I relatori dell’incontro sulle ZES a palazzo San Giorgio.

GENOVA – “Non dobbiamo avere paura di nuovi modelli organizzativi, ma anzi vogliamo essere il motore propulsore del cambiamento”. Questo, in sintesi, il messaggio arrivato dal convegno organizzato a Palazzo San Giorgio, da Spediporto.

Nell’incontro, intitolato “Zone Logistiche Semplificate – ZLS Quali progetti e quali reali opportunità” si sono alternati numerosi ed autorevoli esperti tra cui, Sara Armella, avvocato fiscalista dello Studio Armella & Associati; Francesco Dian avvocato fiscalista Studio Uckmar; Maurizio D’Amico segretario generale Femoza oltre a Stefano Balleari (Comune di Genova), Luigi Attanasio (presidente CCIAA) Marco Sanguineri (AdspMLO) Francesco Maresca (consigliere Comune delegato al Porto); Massimo Sola (direttore Confindustria Genova) Alessandro Pitto (presidente Spediporto) e Roberta Oliaro (past president Spediporto).

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Il presidente di Spediporto, Alessandro Pitto, ha evidenziato come “il testo del DL Genova offre importanti spunti di innovazione, anche nel settore della logistica; la nostra categoria è pronta a fare la sua parte insieme al mondo imprenditoriale, per dotare il territorio ricompreso nella Zona Logistica Semplificata, di tutti gli strumenti normativi, e di servizio alla merce, atti a richiamare gli investitori internazionali, è una sfida e noi siamo pronti a giocare la nostra partita”.

Le opportunità non sono da sottovalutare, come hanno evidenziato nei loro interventi tanto Sara Armella che Maurizio D’Amico. Contro chi dichiara che le Zone Logistiche Semplificate sono una sorta di fratello minore delle più blasonate ZES i tecnici hanno osservato che oggi, a livello mondiale, molti Paesi stanno puntando molto di più sul concetto di “burocrazia zero” piuttosto che sul tema del credito di imposta o sui benefici di natura fiscale.

“Dobbiamo  avere coraggio ed essere determinati a portare a Bruxelles la nostra visione di sistema logistico semplificato da Sud a Nord – questo il pensiero di Giampaolo Botta DG di Spediporto -. Tutti i nostri principali competitors stanno applicando la normativa sulle ZES in via derogatoria rispetto alla normativa UE, adesso è il nostro turno. Dobbiamo avere un progetto chiaro, condiviso tra operatori, assistito da un quadro dispositivo ben scritto e sostenuto a livello politico”.

Dal Convegno di Spediporto è emersa la forte convinzione anche da parte di Confindustria Genova, con le parole espresse dal direttore Massimo Sola, che si debba percorrere la strada di una istanza unitaria da presentare al mondo politico.

“Obbiettivo è il Piano Strategico che deve essere redatto, ai sensi della legge sulle ZLS, da Regione Liguria e dalle Amministrazioni interessate. Il contributo di Spediporto e di tutte le categorie, ricorda Giampaolo Botta, vuole essere importante. Crediamo in una visone integrata di logistica che renda complementare il Sud al Nord attraverso lo sviluppo di piani di integrazione tra HUB portuali e retroporti, obbiettivo sostenere l’export del made in Italy e la creazione di piattaforme di lavorazione delle merci destinate nel cuore dell’Europa”.

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Pubblicato il
22 Dicembre 2018

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