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Sinistri marittimi ed aerei il bilancio secondo Allianz

LONDRA – È in distribuzione il report Global Claims Review realizzato da Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), che rivela le cause principali degli indennizzi assicurativi alle aziende sulla base di un’analisi di 470.000 sinistri in oltre 200 Paesi negli ultimi cinque anni (da luglio 2013 a luglio 2018), per un valore di circa 58 miliardi di euro.

All’interno anche due focus sui settori Marine e Aviation.

Aviation: gli elevati valori di rischio nel settore dell’aviazione sono evidenziati dal fatto che è il principale responsabile dei sinistri delle aziende nel loro complesso, e rappresentano il 22% di tutti i risarcimenti. Non sorprende che le collisioni/incidenti siano la causa principale delle perdite, con oltre la metà del valore di tutti gli indennizzi nell’aviazione (59%), seguiti dai difetti di lavorazione/manutenzione (10%) e dai guasti ai macchinari (compreso i guasti al motore) [6%]. L’aumento dei costi di riparazione a causa dei materiali compositi e dei motori più sofisticati e costosi; l’aumento delle richieste di indennizzo per sinistri “attritional” derivanti da aeroporti sempre più congestionati; i rischi legati alla crescente dipendenza del settore dall’automazione; la carenza di piloti; la sicurezza informatica e l’uso più diffuso dei droni sono solo alcuni dei fattori che influenzeranno il panorama assicurativo futuro.

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Marine: la frequenza nei sinistri corpi rimane bassa, ma negli ultimi anni le catastrofi naturali e gli incendi hanno causato grosse perdite sia dei mezzi sia del carico. I sinistri “attritional” come i guasti ai macchinari, anche se stabili nella frequenza, stanno diventando sempre più significativi per le Compagnie assicurative. Non sorprende che l’affondamento/collisione di navi sia la principale causa di sinistro, ovvero il 16% del valore di tutti gli indennizzi nel settore marittimo. Tali incidenti non comprendono solo la perdita di navi, ma anche le collisioni sia con altre navi sia con le infrastrutture dei porti. Navi più grandi e concentrazioni di carico creano il potenziale per richieste di risarcimento sempre maggiori, così come una maggiore automazione durante la navigazione e nella movimentazione del carico porteranno in futuro a un numero di sinistri crescenti in questo ambito.

Come sintesi estrema, nei prossimi anni, i rischi informatici e l’impatto delle nuove tecnologie avranno un’influenza crescente sul panorama degli indennizzi alle aziende. Tuttavia, secondo una nuova ricerca di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), sono gli incendi e le esplosioni a causare i maggiori indennizzi per le Compagnie assicurative. La maggior parte degli indennizzi deriva da fattori tecnici o umani, nonostante negli ultimi due anni catastrofi naturali come gli uragani abbiano causato danni devastanti.

Nella sua ultima Global Claims Review, AGCS rivela le cause principali degli indennizzi assicurativi alle aziende sulla base di un’analisi di 470.000 sinistri in oltre 200 Paesi negli ultimi cinque anni (da luglio 2013 a luglio 2018), per un valore di circa 58 miliardi di euro (66,5 miliardi di dollari USA).

A livello mondiale, le maggiori perdite derivano da incendi/esplosioni, incidenti aerei, difetti di lavorazione/manutenzione e uragani, che complessivamente rappresentano oltre il 50% del valore totale di tutti gli indennizzi. Oltre il 75% delle perdite finanziarie a livello globale derivano dalle 10 cause principali.

In Italia gli incidenti causati da prodotti difettosi/guasti sono il principale motivo degli indennizzi alle aziende, e rappresentano più di un quarto (28%) del valore di tutti i sinistri analizzati. Tra le richieste di risarcimento, quelle più frequenti riguardano gli incidenti che hanno come conseguenza la contaminazione di alimenti, malfunzionamenti elettrici e di apparecchi da cucina, nonché materiali difettosi che provocano incidenti sul luogo di lavoro. Al secondo posto rientrano le collisioni/incidenti aerei (12%), dovuti da una serie di atterraggi “pesanti”, errori in pista e incidenti di assistenza a terra. Il maggior numero di reclami, invece, è dovuto a difetti di lavorazione e manutenzione (17%).

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Pubblicato il
19 Dicembre 2018

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