È tornato in attività il bacino galleggiante

Nella foto: Il bacino galleggiante “Mediterraneo”.
LIVORNO – Il bacino galleggiante “Mediterraneo” torna a essere operativo: sono infatti riprese le normali attività di alaggio sospese da agosto 2015, ovvero dal giorno dell’incidente alla nave Urania. A comunicarlo, in una conferenza stampa congiunta organizzata presso i cantieri Benetti, i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, del Comune di Livorno e della Capitaneria di Porto.
Grazie alla fattiva collaborazione di tutti gli Enti coinvolti, e sotto la regia dell’Autorità Portuale, è stato infatti possibile procedere al rigalleggiamento e alla rimessa in esercizio di questa fondamentale infrastruttura del Porto di Livorno, che ha da poco ottenuto il certificato di “classe” da parte del RINA per poter ritornare in operatività.
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Anche il Comune di Livorno sta facendo la propria parte per favorire il pieno recupero dell’area: tra breve sarà infatti completata, con una rotatoria, la nuova viabilità pubblica di via Edda Fagni fino all’altezza del Bastione Mediceo. L’intervento consentirà l’accesso indipendente alle aree dei Bacini, senza dover transitare sulle aree private del Cantiere Benetti. I sottoservizi, già predisposti lungo la nuova strada, potranno così fornire energia elettrica, acqua potabile, gas, ecc. al complesso dei bacini, rendendolo completamente autonomo e indipendente anche dal punto di vista dei servizi.
Se questi lavori sono fondamentali per consentire la ripresa delle attività, altrettanto importante per il destino dell’area è la notizia della ripartenza della gara pubblica per stabilire chi avrà in concessione il compendio dei bacini. La gara, bandita nella primavera del 2015, è ripartita la scorsa settimana dopo un lungo periodo di stand-by che aveva visto il blocco del bacino galleggiante a causa dei danni subiti a seguito dell’incidente all’Urania. L’Authority ha infatti già inviato le comunicazioni ai concorrenti prequalificati, che avranno tempo sino al 23 gennaio per inviare la documentazione richiesta.
Intanto, nelle more dell’assegnazione della gara per i bacini, il Cantiere Benetti ha chiesto alle Istituzioni locali un supporto per procedere dalle prossime settimane alle operazioni di varo e allestimento in mare di tre giga yacht di oltre 100 metri di lunghezza, che dopo quattro anni di lavori di costruzione, di ingenti investimenti per nuove infrastrutture, di potenziamento dei servizi, con circa 800-900 persone occupate e oltre 5 milioni di ore lavorate, riceveranno il loro battesimo dell’acqua per essere poi consegnate ai loro armatori.
A seguito del varo sul bacino galleggiante “Mediterraneo”, le tre navi saranno ormeggiate lungo la banchina 76 del Bacino Grande, che verrà presto liberata da una vecchia gru di 80 metri che sino ad oggi ne ha interdetto l’uso. I lavori di demolizione sono già partiti.
In questi ultimi mesi l’AdSP ha infatti sviluppato un piano di messa in sicurezza dell’area, avviando una procedura per la demolizione di due gru portuali fuori servizio.
La fase di allestimento e collaudo dei tre giga yacht impegnerà circa 300 persone a natante per un periodo che varia tra i sei e i sette mesi dal singolo varo.
Il Cantiere Benetti garantisce fin d’ora che tutte le opere, le sistemazioni a terra, gli impianti e le attrezzature a supporto delle attività e a servizio delle maestranze, avranno assoluto carattere di temporaneità ed amovibilità e che, in nessun caso, potranno alterare lo stato dei luoghi. Non saranno, pertanto, di alcun intralcio alle procedure di gara per l’assegnazione in concessione dell’intero complesso.
«Il ritorno all’operatività del bacino galleggiante e la ripresa delle procedure di gara per la concessione del compendio è il frutto di un grande lavoro di squadra, una pagina importante della collaborazione tra le istituzioni e gli operatori», ha dichiarato il presidente dell’AdSP, Stefano Corsini, che ha aggiunto: «la città merita di veder restituita alla sua dimensione economica questa importantissima infrastruttura portuale».
«L’evento che ci vede riuniti, – concorda soddisfatto il comandante della Capitaneria di Porto, l’ammiraglio Giuseppe Tarzia, – è il risultato di una complessa attività di coordinamento e collaborazione fra Istituzioni e privati che crea, questo è l’auspicio, le condizioni per restituire al porto di Livorno l’operatività di un comparto, quale quello della manutenzione e della riparazione navale, rimasto troppo a lungo inattivo, ben oltre le note vicende dell’Urania.»
«La giornata di oggi rappresenta un punto di svolta per la città di Livorno – ha sottolineato il sindaco, Filippo Nogarin – Rimettere in moto il bacino galleggiante significa rimettere in moto il lavoro e dare una speranza a centinaia di persone che da anni attendono questo momento. Il fatto poi che questo avvenga mentre gli occhi dell’intero Paese sono puntati su Livorno per il varo di questi tre giga yacht, frutto della maestria di operai anche livornesi, ci rende ancor più orgogliosi». E Nogarin ha anche annunciato di aver presentato a Roma un progetto per aprire a Livorno un vero centro di formazione navale e nautico.
«È un giorno importante per tutti noi – ha detto Paolo Vitelli, presidente di Azimut|Benetti – Grazie alla collaborazione tra le istituzioni e la nostra impresa possiamo varare i nostri giga yacht. Ma abbiamo anche dato un forte contributo alla città per la rimessa in funzione dell’area dei bacini: è stato un investimento cospicuo, per il momento tutto sulle nostre spalle, che ci permette nel breve, con il varo, di mantenere l’impegno che abbiamo assunto con i nostri clienti, e nel medio termine di creare un nuovo polo di lavoro per Livorno che ci auguriamo possa diventare il più importante del Mediterraneo per la riparazione e manutenzione dei grandi yacht e la manutenzione di navi di media dimensione». Vitelli a sua volta ha parlato di portare a Livorno per riparazioni e rimessaggi gli yachts costruiti da uno dei più grandi cantieri del nord Europa, probabilmente Lürshen.
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