Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Di Majo in audizione alla Regione sui piani di sviluppo del “sistema”

Francesco Maria Di Majo

CIVITAVECCHIA – In audizione alla commissione speciale della Regione Lazio sui programmi operativi per il prossimo biennio Il presidente dell’AdSP Francesco Maria di Majo ha, però, ritenuto doveroso iniziare il suo intervento illustrando la vicenda da alcuni giorni oggetto di molteplici discussioni e che sta allarmando i lavoratori della società CFFT ed alcune sigle sindacali, ovvero la questione dello sbarco di container reefer (contenenti soprattutto banane) presso la banchina pubblica  numero 24.

A tale riguardo il presidente di Majo ha ricordato che la settimana scorsa il TAR Lazio non ha accolto la richiesta di sospensiva della società CFFT avverso l’ordinanza n.28 emessa dall’AdSP il 13 luglio u.s. con la quale è stato precisato che l’imbarco e lo sbarco di contenitori da parte di navi che effettuano servizi regolari ovvero di linea dovrà avvenire (fino a quando non verrà realizzata una banchina nell’area di cui alla Darsena Energetica Grandi Masse) unicamente  presso la banchina 25 del Porto di Civitavecchia, la cui area è destinata,  da piano regolatore portuale, per le operazioni portuali relative alla movimentazione e stoccaggio di contenitori (e data in concessione ad un terminalista). Il Presidente ha, altresì, ricordato che la predetta ordinanza è stata adottata a valle di un parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dello scorso marzo (pubblicato a maggio 2018) e di un parere consultivo di una Commissione Interistituzionale (composta da rappresentanti di tre AdSP, Autorità Marittima e Dogane) che ne ha declinato i contenuti in relazione al caso specifico della banchina 24, e dai quali è emerso, in particolare, che lo sbarco e l’ imbarco di container può avvenire su tale banchina purché sia occasionale, mentre laddove dovesse avvenire in forma regolare (come il traffico settimanale che il vettore Maersk effettua per CFFT sulla banchina 24) dovrà essere svolto sulla banchina 25.

[hidepost]

“Al fine di non pregiudicare un traffico così interessante ed in crescita come quello dei prodotti ortofrutticoli (che genera importanti ricadute occupazionali), questa AdSP – ha sottolineato il presidente di Majo – ha ritenuto opportuno favorire un accordo tra il terminalista e l’operatore del magazzino della frutta”. “È giunta, quindi, inaspettata – ha precisato di Majo – la notizia dello spostamento della nave Maersk (che avrebbe dovuto portare alcuni container destinati al magazzino della frutta) dal porto di Civitavecchia a quello di Livorno”.

Il presidente dell’AdSP ha, quindi, proceduto con l’illustrazione, lunga e dettagliata, degli interventi realizzati e di quelli da realizzare nei tre porti del network.

“Il progetto co-finanziato dalla BEI – ha sottolineato di Majo – consentirà di realizzare in una prima fase a Fiumicino una darsena pescherecci, mentre a Civitavecchia saranno completati importanti progetti infrastrutturali quali la darsena servizi e la darsena traghetti e il prolungamento della diga foranea, nonché le relative connessioni viabilistiche. Nei prossimi mesi sarà, anche, selezionata l’impresa  che dovrà realizzare un nuovo pontile che permetterà di aumentare il potenziale nel traffico RO/RO e che beneficerà anche di un contributo dell’UE nell’ambito del programma CEF.

A Civitavecchia il porto del futuro sarà diviso, quindi, in 3 parti: a sud il porto storico con la marina da diporto; al centro le crociere, darsena traghetti e container; al nord le rinfuse e i prodotti energetici. Il nuovo assetto è contenuto nel Master Plan  approvato in Comitato di Gestione il 26 ottobre scorso che fa una “fotografia” dello stato di fatto e programma le successive fasi attuative di realizzazione delle opere, necessarie alla piena infrastrutturazione del porto.

Per quanto riguarda la darsena energetica grandi masse, ritornata nella disponibilità dell’AdSP a seguito della decadenza della concessione demaniale rilasciata a Compagnia Porto di Civitavecchia S.p.A. il presidente ha ribadito la necessità di creare un pontile petrolifero tale da consentire l’arrivo di navi con stazza più grande (bunkeraggio).

Il Presidente ha, poi, evidenziato l’importanza della realizzazione della connessione ferroviaria diretta all’interno del porto.

A questo punto l’avvocato di Majo ha introdotto l’argomento della Zona Logistica Semplificata, importante strumento di sviluppo delle opportunità imprenditoriali connesse al ciclo della logistica e ha ringraziato la Regione, in particolare gli assessori Alessandri e Manzella, per la predisposizione della recente delibera della Giunta, con la quale si è dato avvio all’iter procedimentale della redazione del Piano di Sviluppo Strategico per l’istituzione della ZLS.

Per quanto riguarda Gaeta, il porto ha avuto un grande sviluppo da quando è stata istituita l’AdSP. “È previsto – ha concluso il Presidente di Majo – il completamento del porto commerciale, con 80.000 mq in più di piazzali e sta crescendo anche il settore legato alle crociere. Inoltre, come per Civitavecchia, stiamo lavorando per il rilancio della cantieristica navale e stiamo analizzando le possibili ipotesi per la delocalizzazione del pontile ENI che insiste su un’area urbanizzata”.

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Novembre 2018

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora