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Ai Propeller d’Italia la relazione Pettorino

M. Gloria Giani Pollastrini, Matteo Italo Ratti, Pietro Angelini, Marco Cappeddu, Luca Brandimarte, Giovanni Pettorino e Giuseppe Tarzia.

LIVORNO – Il Propeller Club labronico guidato da Maria Gloria Giani Pollastrini ha ospitato nei giorni scorsi due importanti eventi a carattere nazionale: l’incontro del comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino con il cluster per relazionare sul ruolo delle Capitanerie nello scenario marittimo-portuale italiano; e la riunione del Direttivo Nazionale del Propeller d’Italia, evento semestrale dei rappresentanti di tutte le sedi italiane dell’associazione raccolti per l’occasione a Livorno.

La relazione dell’ammiraglio Pettorino, densa di informazioni e significati, ha preso le mosse dalla centralità del ruolo del Corpo delle Capitanerie in un paese come l’Italia che insieme ad altri 22 paesi si affaccia sul Mediterraneo ma ne copre per competenza un quinto della sua superficie totale, pari a due milioni e mezzo di chilometri quadrati. Uno dei compiti prioritari del Corpo delle Capitanerie – ha ricordato l’ammiraglio, di recente al centro della contestazione di una parte politica per le note vicende – è quello della salvaguardia della vita umana in mare, attività che nel periodo 2013-2017 è stata molto intensa e si è sviluppata in un raggio d’azione che si è esteso ben oltre quei 500.000 chilometri quadrati di competenza italiana fino a raggiungere le coste libiche. Oggi – ha proseguito – come è noto le cose stanno cambiando: la Libia ha dichiarato ufficialmente la propria zona di competenza SAR (Search and Rescue) ed il nostro apporto per soccorrere le persone in quelle aree è decisamente diminuito. La nostra rete di soccorso per i salvataggi in mare è composta da 1500 persone che sono in grado di partire in mezz’ora dalla segnalazione.

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Fra gli altri compiti quello della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo: un concetto che dopo la tragedia delle Torri gemelle si è esteso fino a comprendere la tutela del cittadino dalle minacce esterne. Poi il grande tema della tutela dell’ambiente marino costiero con tutti i pericoli che corre il mare Mediterraneo ad ogni grave incidente per il suo delicato equilibrio dovuto anche ad un lentissimo ricambio delle acque che avviene in 80-100 anni di tempo. L’aumento progressivo delle temperature inoltre – secondo gli esperti – procurerà un innalzamento del suo livello di circa 60 cm causando la sommersione di 30.000 chilometri quadrati di terre entro il 2100. Tra i compiti propri della Capitaneria anche la tutela delle risorse ittiche e dei beni archeologici, oltre all’attività storica di corpo amministrativo che disciplina gli usi civili del mare e che, per i servizi che è in grado di elargire, produce annualmente un milione e mezzo di atti amministrativi. Un’attività composita e complessa dunque nella quale undicimila persone in 310 uffici marittimi lungo le coste italiane rappresentano lo Stato influendo in molti settori, da quello della sicurezza in senso lato a quello economico, contribuendo ad esempio anche a migliorare le performance degli scambi commerciali del paese definendo dal lato informatico nuovi processi e soluzioni tecnologiche in collaborazione con altri enti statali e associazioni del settore. La conclusione dell’intervento del comandante generale Pettorino è stata preceduta da un video sulle attività di indagini a salvaguardia dell’ambiente marino che il Corpo costantemente conduce. “Ritengo che sull’ambiente si debba porre la massima attenzione; per noi rappresenta una missione – ha detto Pettorino – e se oggi ci viene riconosciuta pubblicamente la competenza in questo campo la dobbiamo alla lungimiranza dell’ammiraglio livornese Raimondo Pollastrini che già venti anni fa, quando di ambiente non si discuteva, ne segnalò l’importanza ed avviò un programma che oggi ci permette di essere all’avanguardia per capacità ed attrezzature. In lui ho sempre riconosciuto un grande maestro, anche nel modo di affrontare i momenti difficili” – ha poi proseguito riferendosi probabilmente anche agli attacchi subiti nel corso delle ultime vicende, ed ha concluso: “Il compito di un militare è quello di lavorare per gli indirizzi dei governi che si succedono, e di lavorare con spirito di sobrietà privilegiando il silenzio, perché tanto è la verità silenziosa quella che fa più rumore”.

***

Tutti gli ospiti hanno poi preso parte alla serata conviviale organizzata dal Propeller labronico che è proseguita presso lo Yacth Club quindi nel giorno successivo la conoscenza dei luoghi più rappresentativi di Livorno con la visita al Museo della Città e all’Accademia Navale. Al loro arrivo la delegazione era stata accolta con la visita al Port Center della Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno. La presenza dell’ammiraglio Pettorino e la scelta di riunire il Direttivo Nazionale del Propeller a Livorno hanno dato il giusto riconoscimento al Club labronico che per numero di iscritti è terzo in Italia.

L’associazione The International Propeller Clubs, ormai riconosciuta quale think tank della portualità italiana, proprio in questi giorni ha inoltre ricevuto il premio “Logistico dell’anno 2018” da Assologistica per il suo impegno a favore di una logistica moderna ed efficiente.

Durante la cena conviviale sono stati presentati dalla presidente Giani Pollastrini tre nuovi soci del Club labronico: Pietro Angelini, direttore generale di NAVIGO, società che si occupa di servizi per l’innovazione e lo sviluppo della nautica toscana e amministratore delegato di PENTA rete, soggetto gestore del distretto per la nautica e la portualità toscana; Marco Cappeddu, direttore generale dell’associazione Nautica Italiana e Luca Brandimarte, della Brandimarte Marine s.r.l, associato dello studio legale Nctm di Milano nel team specializzato in diritto dei trasporti marittimi e terrestri e della concorrenza e recentemente entrato a far parte di Assarmatori, associazione datoriale di categoria del mondo dello shipping, con il ruolo di Junior Advisor for EU & Legal Affairs presso la sede di Roma.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
31 Ottobre 2018

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