Restaurato il “tesoro” d’arte della CdC livornese

Nella foto: Il taglio del nastro.
LIVORNO – Il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda insieme all’ex presidente Sergio Costalli ha tagliato il nastro inaugurale dei locali storici dell’ente camerale, al secondo piano, che sono stati restaurati di recente e tornati all’antico splendore. Con loro, il vicesindaco Stella Sorgente, il presidente dell’Autorità portuale Stefano Corsini, l’assessore regionale alla cultura Cristina Grieco, il segretario generale dell’AdSP Massimo Provinciali, il direttore camerale Pierluigi Giuntoli e numerosi altri ospiti. Splendidi i lavori di restauro al piano superiore della antica sede, lavori iniziati sotto il presidente Costalli e oggi completati con Breda.
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La Camera di Commercio labronica, diventata con la riforma Camera della Maremma e del Tirreno nell’abbinamento con quella di Grosseto, è tra le più antiche d’Italia. Risale al dicembre del 1801 con un decreto di Ludovico di Borbone, neo reggente dell’appena costituito regno di Etruria che aveva spazzato via il granducato di Toscana. In precedenza comunque i mercanti – specie quelli internazionali, legati alle varie comunità del Mediterraneo – avevano avuto specifiche organizzazioni, con consigli del commercio e deputazioni di categoria. Era il retaggio delle “leggi livornine” emanate nel 500 dal Granducato di Toscana che con il porto franco avevano vivacizzato il commercio e le varie “nazioni” insediate proprio per gli scambi commerciali più vivaci. L’archivio storico della Camera, da qualche tempo restaurato anch’esso, conserva una ricca documentazione in materia dal 700 ad oggi: compresa una collezione di circa cinquemila foto dell’ultimo mezzo secolo.
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