Smantellata l’“Urania” riparte presto il bacino

Vincenzo Poerio
LIVORNO – Qualcuno l’ha definito uno show per tranquillizzare il volgo e l’inclita. In realtà la visita con la stampa ai lavori – ormai alla fine – della demolizione del relitto dell’Urania nel bacino galleggiante, ha risposto a più d’una esigenza: confermare che dopo ben tre anni il bacino sta per essere liberato dal relitto che ne provocò l’affondamento (e la morte di un operaio), dimostrare che l’Autorità portuale non si è disinteressata ma ha seguito mese per mese la diatriba nata sul relitto tra la società armatrice e l’assicurazione. E inoltre, Last but not least, tranquillizzare tutti sul fatto che l’ingegner Vincenzo Poerio se n’è andato dopo 25 anni dalla Benetti, ma non sembra in guerra con i Vitelli, anzi ha guidato il gruppo di autorità e stampa proprio in nome del nuovo management del cantiere. Fumo negli occhi, gesto signorile da parte di un napoletano intelligente e “di mondo”? Che Poerio abbia scelto di ritirarsi nel suo agriturismo a produrre vino buono e vivere di campagna sono in pochi a crederlo, visto il patrimonio di relazioni internazionali che ha in campo della grande nautica e della grande finanza.
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Qualcuno nel recente passato aveva anche ipotizzato che, volendo Vitelli mettere sul mercato il gruppo Benetti, Poerio potesse candidarsi a rilevare il tutto con una cordata di altissimo livello. Così non è stato: per ora. Il tempo darà le risposte. Per ora, a chi gli chiedeva le ragioni della sua uscita, Poerio ha risposto con sottile e ironica diplomazia. “Come vedete, sono ancora qui”. Il giorno dopo era a Londra, sempre per perfezionare la vendita di un maxi-yacht. Quindi ancora al lavoro.
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La demolizione del relitto dell’Urania è alla fine. Sia Poerio, che segue i lavori svolti da ditte contrattualizzate da Benetti, sia il presidente Corsini che ha diretto la visita con i dirigenti Vanni e Pribaz, hanno confermato che entro ottobre il bacino sarà liberato. Nel frattempo sono stati fatti anche importanti lavori di ripristino degli impianti – sostituito il 90% dei cavi e collegamenti elettrici in particolare – e appena possibile sarà rinforzata la platea e ispezionata l’opera viva. A novembre, salvo sorprese, il bacino sarà rimesso in funzione con il varo del primo Giga-yacht della Benetti, una nave da diporto di 105 metri che sarà poi seguita entro primavera dalle altre due simili. Corsini da parte sua ha promesso che appena il bacino sarà efficiente ripartirà la gara per la gestione del sistema costituito anche dal grande (e semidistrutto) bacino grande. In competizione come noto ci sono Azimut/Benetti e Jobson. Salvo sorprese.
A.F.
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