L’epoca del digitale nei porti alla Naples Shipping Week
NAPOLI – I maggiori porti europei e mediterranei sono nel mezzo di una grande trasformazione; porto “digitale”, “connesso”, “smart”: definizioni che evidenziano aspetti diversi della complessità che la portualità deve oggi governare e rispetto alla quale l’uso di tecnologie ICT è condizione necessaria, ma non sufficiente. È la premessa del “manifesto” della prossima Naples Shipping Week,- 24-29 settembre – dedicata come già scritto a Genova come solidarietà per la tragedia del ponte Morandi.
Mentre il commercio globale impone ai porti di innovarsi con velocità sempre accelerata, – continua la presentazione – la sfida è mettere in campo soluzioni e sistemi adatti alle esigenze dei diversi soggetti che compongono la “port community estesa”; ma soprattutto di far sì che queste soluzioni siano pienamente integrate e connesse lungo tutta la catena logistica, attraverso il paradigma delle soluzioni standard ed aperte.
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L’attenzione a questi temi è al centro della Naples Shipping Week, dove si danno appuntamento tutti i più importanti operatori di settore. L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale promuove la discussione, per verificare con gli stakeholder priorità, strumenti e metodi dell’Agenda Digitale del Porto.
Quali tecnologie sono destinate a trasformare i porti? In quale orizzonte temporale? Come anticipare e pienamente incorporare la visione tecnologica nei piani di sviluppo portuale? Quali soggetti pubblici o privati sono i veri driver dell’innovazione in porto? Con quale metodo e modello di governance è possibile ridisegnare i processi portuali e logistici, valutando ex ante l’impatto dell’innovazione tecnologica? Quali scelte strategiche e tecnologiche consentono la piena integrazione e interoperabilità tra i diversi segmenti della supply chain (marittimo, portuale, logistico, intermodale) che, pur fortemente automatizzati e digitalizzati, non sono ancora pienamente connessi tra loro? Quali servizi nuovi e più competitivi sono abilitati dalla connettività pervasiva a vantaggio dei traffici merci e passeggeri? In che modo il port monitoring di nuova concezione innalza i livelli di sicurezza, di integrazione città-porto, di sostenibilità ambientale?
Ecco il programma della giornata dedicata al tema venerdì 28 settembre:
Ore 11:00 – 13:00. Sala Calipso, Centro Congressi della Stazione Marittima, Napoli.
Il Porto Smart naviga lungo le rotte digitali globali.
Tecnologie, città, industrie: esperienze e sfide per i porti come ecosistemi dell’innovazione.
A cura di AdSP Mar Tirreno Settentrionale – Direzione Sviluppo, Programmi Europei, Innovazione.
Introduce: Stefano Corsini (presidente, Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Settentrionale).
Modera: Alessia Maccaferri (giornalista, Nòva24-Il Sole 24 Ore).
Sessione 1 – Tecnologie emergenti e driver del cambiamento nei Porti
Intervengono: Michele Acciaro (professore, Kühne Logistics University – Amburgo). La portualità nel mezzo della grande trasformazione: produzione, commercio mondiale, nuove tecnologie. Quali sono i driver del cambiamento?
Nicola Blefari Melazzi (direttore, Consorzio Nazionale Interuniversitario Telecomunicazioni CNIT). Il punto di vista della ricerca: innovazioni emergenti e nuove funzioni portuali.
Rossella Cardone (responsabile Innovazione, Sostenibilità e Corporate responsibility, Ericsson). 5G: porti testbed, enabler e utenti.
Luca Amato (security and integration solution architect – IBM). Blockchain: catene di valore per commercio internazionale, shipping, portualità.
Nico De Cauwer (digital business solutions – business architect & PCS program manager, Porto di Anversa). Dal Port Community System all’ecosistema portuale dell’innovazione.
Sessione 2 – Industrie e Città: prospettive per governare l’innovazione dei sistemi portuali
Intervengono: Roberto Rossi (business development director, Thales). Il punto di vista dell’industria: investimenti in R&S e proposte per il sistema portuale italiano.
Simona Costa (presidente, European Innovation Partnership on Smart Cities and Communities). Esperienza e prospettive delle smart cites: peculiarità e opportunità delle città portuali.
Romano Benini (professore, Università La Sapienza di Roma). Porti senza lavoro: esiste una “terza via” all’innovazione?
Antonella Querci (dirigente, direzione sviluppo, programmi europei e innovazione – Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale). Programmare, misurare, abilitare l’innovazione portuale: per una nuova governance ed uno “smart port index”.
Conclusioni: Zeno D’Agostino (presidente, Assoporti). La pianificazione strategica di infrastrutture e servizi portuali al tempo della digitalizzazione.
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