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Koper-Divaccia le priorità e i posteri

TRIESTE – Ma davvero tutti i grandi progetti logistici di cui si parla – e si scrive – in Europa sono un “regalo per le generazioni future”?

Seguendo il blog FAQ Trieste, cui non manca una sana Vis polemica, abbiamo letto un commento gustoso che fa le bucce al Meditelegraph dell’11 agosto scorso sul progetto del raddoppio della ferrovia Koper-Divaccia. Progetto definito “ambizioso che richiederà diversi anni per essere portato a compimento”. E che una volta terminati i lavori, “incrementerà il flusso di merci in entrata e in uscita dal Paese e il numero di scambi lungo le direttrici europee. Spesso si tende a non comprendere l’utilità delle grandi opere e a sotto-stimarne i benefici a causa del nostro orizzonte temporale limitato. La realizzazione di queste opere e i relativi ritorni – scrive ancora Meditelegraph – travalicano l’orizzonte temporale del lungo periodo e quindi abbiamo difficoltà a coglierne la portata: questi sono più che altro regali che si fanno oggi per le generazioni future”.

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Il commento di FAQ Trieste è caustico: e anche mettendo in conto il fatto che quella linea ferroviaria tende a far concorrenza al porto triestino, non si può non considerare che il progetto comporta una serie di viadotti e di trafori che se pagati dall’UE – cioè da tutti noi – alla fin dei conti interesserebbero solo un quarantina di chilometri, per dare una velocità maggiore (ma quanto conta su tratte così brevi?) ai treni-blocco dei Teu. Con tutto quello che c’è da realizzare (e da ricostruire: vedi il ponte di Genova) in Italia e in Europa, davvero il raddoppio della Koper-Divaccia è prioritario?

A.F.

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Pubblicato il
25 Agosto 2018

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