Uniport: cargo frutta e scali

Federico Barbera
ROMA – Il presidente di Uniport Federico Barbera – l’Associazione che, all’interno di FISE, rappresenta le imprese portuali – ha scritto alla direzione Trasporto Marittimo del Ministero dei Trasporti chiedendo di intervenire tempestivamente in relazione a quanto sta accadendo nei porti di competenza delle Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno del Nord e Centro Settentrionale.
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Con l’ordinanza dello scorso 13 luglio, l’Autorità ha, infatti, imposto alle cosiddette “navi in servizio di linea” di utilizzare un unico terminal contenitori autorizzato nel Porto di Civitavecchia. In questo modo – sottolinea la nota di Uniport – si è impedito a uno storico operatore del settore su navi specializzate nel trasporto di frutta (sia essa trasportata in stiva o con contenitori frigorifero) di decidere liberamente come svolgere le attività oggetto del proprio piano industriale, favorendo un diretto competitor. Sempre secondo Barbera, si tratta di una decisione “liberticida” che penalizza anche gli operatori non favoriti dello scalo di Civitavecchia. Da qui il sollecito al ministero per “ristabilire regole che siano uguali a livello nazionale”.
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