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Semirimorchi su rotaia, l’innovativo progetto di ISC

Francesco Pagni

NOLA – RFI ed ISC hanno definito le date certe per l’inizio dei tre servizi AV/AC. L’innovativo progetto della ISC che rivoluzionerà il trasporto merci su rotaia – ideato dall’ingegner Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato dell’impresa ferroviaria – procede tappa su tappa senza soste o rinvii. Ne parliamo con il direttore operativo dottor Francesco Pagni.

Gli avanzamenti del vostro progetto AV/AC procedono senza soluzione di continuità; quali sono gli ultimi traguardi raggiunti?

Abbiamo le date che vedranno l’attivazione dei nostri servizi AV/AC. Il Prospetto Informativo di Rete di Rfi prevede che ad aprile 2018 si richiedano le tracce per l’orario 2019 e così abbiamo fatto, richiedendo le tracce a partire dalle date sottoscritte nell’accordo siglato tra ISC ed RFI.

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Si sono richieste le tracce orarie per sei circolazioni alla settimana (andata e ritorno) a partire dal 1° ottobre 2019 tra Verona (Quadrante Europa) e Pomezia. Altre sei circolazioni la settimana sono state richieste dal 1° novembre 2019 tra Novara e Pomezia. Tra circa una settimana riceveremo – all’interno del Progetto orario di RFI – le tracce definitive. A partire da gennaio 2020 attiveremo inoltre ulteriori sei circolazioni la settimana tra Melzo e Pomezia.

Dopo i contratti stilati negli ultimi mesi con Akiem per il noleggio di 10 locomotive Bombardier MS3, stiamo procedendo con i corsi di formazione, passaggio fondamentale per noi. Si è conclusa da poco l’assunzione di 15 nuovi macchinisti e nel mese di settembre inizieranno ulteriori due corsi che nel marzo 2019 ci porteranno ad assumere, speriamo – dipende dal superamento degli esami da parte dei ragazzi – altri 40 addetti. L’ulteriore traguardo raggiunto nel mese scorso è la firma di un importante accordo con la VTG, la società leader in Europa per il noleggio di carri: si tratta di un contratto decennale per il noleggio di 45 carri “tasca” per semirimorchi con sagoma P400, cioè quei carri adatti a trasportare i semirimorchi a standard europeo che per maggiore altezza e sporgenza degli angoli riescono a transitare solo nelle gallerie delle linee AV/AC che hanno dimensioni superiori rispetto alle gallerie tradizionali e che ISC – unica impresa ferroviaria privata italiana – utilizzerà nella fascia notturna grazie all’accordo quadro decennale firmato con RFI.

Il progetto è stato ideato dall’ingegner Sciarrone affinché i semirimorchi P400 non utilizzassero la ferrovia solo tra il nord Italia all’Europa, ma potessero raggiungere il sud del nostro Paese. Quali sono gli ulteriori obiettivi che si pone ISC con questo progetto?

Si, il progetto nasce per superare questo pesante impedimento; i semirimorchi P400 rappresentano la quasi totalità dei mezzi di trasporto intermodale utilizzato in Europa quindi è facile capire che con l’utilizzo della AV/AC riusciamo a trasferire carichi di lavoro davvero rilevanti: esiste uno studio dell’Università Federico II di Napoli che parla di 700 transiti giornalieri di semirimorchi P400 dalla Lombardia a Roma ed altrettanti da Verona a Roma. E viceversa. Questo progetto è nato per togliere dalla strada i semirimorchi e metterli su treno – cosa da noi finora inattuabile e che invece già avviene in tutti i Paesi europei dove è possibile trasportare i semirimorchi P400 su ferrovia – per farli arrivare fino al sud Italia. In questo modo ritengo che la nostra azienda perseguirà appieno gli obiettivi della cura del ferro. Tradotto in numeri, l’obiettivo da raggiungere con i nostri servizi ad alta capacità è quello di trasferire, a partire dal 2020, circa 50.000 semirimorchi l’anno dalla strada alla ferrovia. È quindi un grande progetto per il sud Italia, ma è un progetto importante anche sotto l’aspetto sociale ed ecologico perché con l’intermodalità si raggiunge una riduzione dell’80% di emissioni di CO2, e questo rappresenta un vantaggio per tutto il Paese.

Per ISC tutto questo si andrà a sommare ai suoi attuali servizi ed ai risultati finora raggiunti: quali sono?

I servizi AV/AC si vanno ad aggiungere ai nostri consolidati servizi giornalieri che sono il Milano-Pomezia-Nola, il Verona-Bologna-Nola e il Verona-Giovinazzo (Bari). Traffici questi che, da quanto riportano i dati del primo semestre, hanno visto una crescita del 10% dei volumi trasportati grazie anche ad un aumento generalizzato di tutto il mercato, sia nazionale che internazionale. E questo ha fatto si che nel 2018 la ISC abbia raggiunto un ulteriore traguardo superando i 100 clienti prenotanti fra trasportatori, logistici e compagnie marittime.

Negli ultimi tempi si sono registrati significativi cambiamenti: mi riferisco all’avvicendamento dei vertici FS e soprattutto al cambio di governo che ha mostrato ripensamento verso alcune grandi opere. Quali ricadute nel vostro specifico temete o auspicate?

I nuovi vertici FS sono manager che operano nell’ambito delle Ferrovie dello Stato da tanti anni e quindi hanno sicuramente tanta esperienza da poter portare nel processo di sviluppo del gruppo.

A livello governativo, le prime dichiarazioni del Ministro sono state chiaramente e piacevolmente favorevoli allo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci.

Tramite le associazioni di settore ci dovremo sedere con il Ministero per definire quali sono le priorità e far continuare quel percorso di crescita del settore che è stato cosi importante negli ultimi anni.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
4 Agosto 2018

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