Civitavecchia le imprese contro il sindaco
CIVITAVECCHIA – Non si allentano le tensioni nel “sistema” dei porti di Roma. “Noi lavoratori del porto, anzi “portuali”- recita una nota indirizzata al sindaco – impiegati nelle imprese CFFT, CPR, CILP, MINOSSE e nella Compagnia Portuale vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione in merito alle dichiarazioni che Lei ed il signor Fortunato avete rilasciato nei giorni scorsi.
“Deve sapere – continua la nota – che in tutte le altre realtà italiane i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale e i sindaci, insieme alla giunta comunale, sono vicini al porto ed ai lavoratori portuali tutti. Un’unione di intenti volta a proteggere ciò che di più sacro hanno i cittadini: il loro posto di lavoro. Proprio per questo durante la manifestazione per la vertenza ENEL il piazzale antistante al Pincio era colmo di nostri amici e concittadini che ci spalleggiavano, supportati peraltro da diversi esponenti delle Istituzioni e da lavoratori di altri porti italiani. Invece abbiamo riscontrato, non solo in quell’occasione, la Vostra lontananza dai problemi lavorativi che ci troviamo ad affrontare quotidianamente, anzi Vi troviamo a noi contrapposti per mezzo di una presa di posizione inqualificabile, vergognosa”.
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“Nonostante Civitavecchia registri una disoccupazione di oltre il 40% – continua il documento sindacale – il porto è ancora una delle poche realtà cittadine che riesce a garantire un lavoro; e Voi, invece di salvaguardare la dignità di ogni singolo cittadino impiegato nello scalo, la dignità nostra e dei nostri figli, vi dimenate, urlate, minacciate, ma alla fine sarete colpevoli di fiancheggiare i padroni che vogliono portarcela via! Proprio come è già accaduto con altre imprese civitavecchiesi, costrette alla chiusura e, quindi, a mandare a casa i propri operai, ai quali siamo e saremo sempre vicini. Sospendere un tavolo di lavoro a tutela dei lavoratori per la visita di un Assessore regionale non programmata da Lei e dal suo staff è un azzardo ingiustificabile, una presa di posizione indegna di un Sindaco e della sua Amministrazione. La richiamiamo pertanto ai suoi doveri istituzionali e, in secondo luogo, ai suoi doveri di cittadino civitavecchiese”.
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