Una grande tartaruga Caretta uccisa da un’elica a Viareggio
VIAREGGIO – Bagnini del bagno La Salute hanno rinvenuto, a poche decine di metri dalla battigia, un esemplare adulto di sesso maschile di caretta, con il carapace di circa un metro di lunghezza, morto presumibilmente da alcuni giorni.
I bagnini hanno prontamente chiamato la Capitaneria di Porto di Viareggio, la quale ha messo in moto le procedure amministrative necessarie per il censimento e lo smaltimento della carcassa.
Il carapace della tartaruga presentava profondi tagli riconducibili a pale di elica o impatti con parti taglienti di qualche imbarcazione.
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In entrambi i casi, non si può che fare appello, ancora una volta – dice una nota della Guardia Costiera – alla sensibilità dell’utenza marittima tutta, affinché si assumano comportamenti sempre più ecologicamente virtuosi, soprattutto nel corso della stagione balneare; evitando di disperdere in mare rifiuti specialmente se non biodegradabili ma anche cercando di dedicare in navigazione una maggiore attenzione a ciò che si può incontrare in mare per non uccidere animali che stazionano a pelo d’acqua.
A tal proposito – continua la Capitaneria – si coglie l’occasione per ricordare che nell’ambito della fascia costiera vige l’obbligo di navigare in dislocamento e ad una velocità massima di 10 nodi entro un miglio nautico dalla costa. In più per chi ha il privilegio di navigare in queste acque, si ricorda che il tratto di mare della Versilia è in toto inserito nel “Santuario dei Cetacei”, cosa che richiede un’ulteriore attenzione in navigazione e, anche se le tartarughe marine non sono “cetacei”, rappresentano però per questi mari un insostituibile elemento di biodiversità da rispettare e tutelare in ogni caso.
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