Difesa sul mare e del mare dalla 6° edizione Seafuture
LA SPEZIA – Si è conclusa con successo la sesta edizione di Seafuture su ricerca e tecnologia in ambito navale: protagonisti anche i seminari tecnici di NAVARM che hanno visto impegnate con i loro contributi le principali aziende nazionali della difesa come MARTEC che si occupa di migliorare la sicurezza a bordo delle imbarcazioni. Un seminario è stato dedicato allo sviluppo delle batterie al litio per l’impiego sui futuri sottomarini della Marina Militare con l’intervento di Fincantieri e dell’Università La Sapienza di Roma a testimoniare il saldo legame tra l’industria e l’università nel nostro paese. Sono successivamente stati presentati i risultati sulle attività di certificazione del munizionamento guidato a lunga gittata della famiglia Vulcano sviluppo da Leonardo, sull’uso delle realtà virtuale nel processo di progettazione delle nuove unità della Marina Militare, nonché sulla stampa 3D delle parti di ricambio presentato da Dragonfly insieme all’Arsenale Militare di La Spezia.
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Altro appuntamento è stato dedicato al mondo dell’industria su uno dei temi tecnici principali di Seafuture: le esperienze di refitting e rinnovamento portate a completamento da Fincantieri sulle unità navali entrate in servizio con la Guardia Costiera del Bangladesh e con la marina peruviana, nonché quelle di demolizione con ciclo completamente green organizzate da AID.
I workshop si sono poi conclusi con l’evento di Segredifesa in cui sono stati presentati i risultati del progetto Pythia, finanziato ed organizzato dalla Comunità Europea nell’ambito dei fondi per la ricerca nella Difesa.
Intenso anche il programma di eventi presso lo stand Marina Militare che ha visto, tra l’altro, l’effettuazione di un laboratorio marinaresco per scolaresche e gruppi di giovani.
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Presso lo stand Marina Militare si sono svolti ancora tanti eventi che hanno attraversato trasversalmente diverse tematiche legate al mare: dalla conferenza sulla Lega Navale italiana alla descrizione delle capacità idrografiche e d’intervento subacqueo della Marina Militare. Evento d’eccezione è stato quello organizzato da DLTM e dal CSSN sul tema del design navale coniugato alla disabilità per un mare senza barriere con interventi da parte del contrammiraglio Carmelo Bonfiglio, Andrea Brigatti di Cadamà, Marco Rossato dei Timonieri Sbandati, Alessio Bernabò di Diversamente Marinai e Andrea Pendibene, skipper della Marina Militare che ha partecipato alla famosa Mini TRANSAT con la barca Pegaso.
Il salone ha visto protagonista gli attori responsabili rispettivamente a livello nazionale ed internazionale dei programmi di sviluppo, progettazione, sviluppo, produzione, trasformazione ed ammodernamento, in pratica della gestione nel corso della vita operativa, delle unità militari: da una parte la Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM) direzione del Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale Armamenti e dall’altra l’Organizzazione per la Cooperazione Congiunta in Materia d’Armamenti, meglio conosciuta come OCCAR. Quest’ultimo ente indipendente a livello europeo gestisce ben 13 programmi internazionali nel settore del procurement terrestre, aeronautico e navale, fra cui quello congiunto italo-francese delle fregate multi-missione europee FREMM e delle nuove unità da supporto logistico (LSS) e dei Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) per la Marina Militare.
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Tornando agli eventi più “tecnici”, sono proseguiti i lavori del workshop della Marina Militare e del CSSN sull’uso dei veicoli non presidiati nella lotta subacquea, affiancato dal seminario sulla gestione della crisi cibernetica organizzato da Segredifesa e sulle tecnologie per la sicurezza cibernetica organizzato dall’Università di Pisa.
Seafuture estende le proprie collaborazioni anche alle università estere ed infatti ospiterà il seminario dell’Università Belga di Tu Delft sulla metodologia strutturale di ricerca marittima.
Sempre il DLTM ha organizzato altri due importanti avvenimenti: un dedicato all’Ecodragaggio e più in generale all’influenza del riscaldamento globale sui mari, l’altro sull’ecodragaggio teso a ricercare soluzioni che coniughino lo sviluppo dei porti e la lotta all’erosione costiera che è arrivata ad interessare il 40% delle nostre coste. Altro argomento rilevante promosso dal DLTM insieme a prestigiose università internazionali riguarda invece il ‘Water Management’, che tratterà dell’acqua come risorsa rinnovabile.
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