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Pianificazione energetica e ambiente i porti alla prova della nuova cultura

Da sinistra Luca Sisto, Stefano Messina, Diego Gavagnin, Romano Giglioli.

LIVORNO – Ambiente, logistica “green”, porti: tanti i dibattiti su questi temi di grande attualità, con visioni più o meno mirate o generali. Significativa dunque la partecipazione al convegno sulla pianificazione energetica, ambientale e la portualità organizzato dal Propeller Club livornese dove si sono viste, fra relatori ed intervenuti, molte figure di primo piano del cluster nazionale.

Invitato dalla presidente Maria Gloria Giani Pollastrini a moderare l’incontro è intervenuto Diego Gavagnin di Conferenza GNL, esperto di energia a tutto tondo e da anni impegnato nella diffusione della conoscenza e degli usi del GNL.

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Ha aperto il convegno, dopo i saluti della presidente, Stefano Corsini, presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale che proprio un anno fa, ad inizio del suo mandato, fu presentato dal Propeller agli operatori livornesi. Corsini ha ripercorso l’intensa tabella di marcia di questo anno di lavoro che – ha detto – grazie alla collaborazione con le istituzioni locali e con gli operatori ha portato progressi allo scalo labronico, oggi in grado di ricevere navi da 9-10.000 teu. Ha informato che, salvo imprevisti, il prossimo mese verrà assegnata la progettazione della Darsena Europa ricordando che sono stati già messi in gara i sondaggi per il rilievo dei fondali (10 mln di metri cubi in area marina protetta) ed ha citato inoltre le tante altre diverse azioni avviate dall’Autorità in corso d’opera. Fra i piani da sviluppare – ha detto il presidente – c’è l’acquisizione di aree portuali finalizzate a recuperare delle attività da mantenere a carattere pubblico ed ha anche annunciato che il prossimo anno l’attenzione dovrà concentrarsi verso il lavoro portuale, come chiesto dalle direttive ministeriali.

Per Piombino andranno trovate altre vocazioni oltre a quella tradizionale siderurgica, comunque in potenziale sviluppo con l’avvento di Jindal. “Anche a Piombino molto c’è da fare e molto stiamo facendo sia per la viabilità portuale che per quella ferroviaria per un collegamento stabile del porto alla rete nazionale, per le connessioni  con il porto di Livorno e con l’interporto Vespucci, e stiamo lavorando intensamente per il prossimo insediamento di General Electrics, della quale come AdSP – primi nel nostro genere – saremo inoltre i distributori di energia elettrica” ha concluso Corsini.

Nel primo dei tre tavoli del convegno sono state esposte dal docente universitario Romano Giglioli le tecnologie a basso impatto ambientale e la ricerca in questo campo, tanta e di avanguardia: dalla alimentazione delle navi sulle banchine con accoppiamenti magnetici in sostituzione dei cavi elettrici, alle locomotive totalmente elettriche nei porti a molto altro. Riguardo al Gnl è emersa la necessità di nuove strutture di distribuzione primaria (depositi costieri) che possano ricevere il combustibile proveniente dai rigassificatori attraverso navi gasiere per poi ridistribuirlo verso l’interno. Allo stesso tavolo erano i rappresentanti dell’armamento italiano, Stefano Messina presidente di AssArmatori e Luca Sisto direttore generale di Confitarma per informare sulle azioni delle rispettive associazioni a sostegno all’ambiente; una battaglia che – secondo entrambi – per essere vinta non può prescindere da un maggiore intervento dello Stato.

L’armatore genovese Messina, auspicando che le prossime scadenze della normativa IMO sulla riduzione delle emissioni non siano derogate e che vengano presi provvedimenti per la distribuzione dei carburanti alternativi nei porti, ha informato che l’associazione che presiede a breve renderà noto un progetto, in linea con gli indirizzi del MIT, che prevede una partnership fra armatori e cantieri navali finalizzata al rinnovo di quel 65% della flotta italiana che ha oltre 25 anni di età. Con la collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti e di altre istituzioni il progetto, oltre a far raggiungere agli armatori gli obiettivi di salvaguardia ambientale potrà dare una forte spinta al rilancio della cantieristica. Luca Sisto di Confitarma ha chiesto attenzione al legislatore nazionale nei confronti di ciò che si decide fuori dai nostri confini, affinché gli adempimenti richiesti siano in linea con IMO e le leggi europee per evitare complicazioni che ostacolano la crescita, così come è importante – ha detto il direttore generale – che di ambiente si occupino i tecnici che hanno competenze specifiche. Tutto ciò senza prescindere da una indispensabile visione politica e da una attenta valutazione dell’impatto dei costi sugli imprenditori. Sulle imminenti scadenze IMO, nel sottolinearne l’importanza Sisto ha invitato ad affrontare con urgenza la questione della carenza di combustibile. E ricordando infine l’impegno che Confitarma ha messo nello studio del GNL e del suo possibile utilizzo, e di come ormai l’industria navale sia orientata verso questo combustibile, ha sollecitato perché si provveda a redigere una normativa al più presto.

Negli interventi successivi sono state esposte le modalità volte a ridurre le emissioni inquinanti grazie a vernici siliconiche e ad altre innovative soluzioni adottate dalla navi di nuova generazione ad alta efficienza energetica della flotta Grimaldi (Dario Bocchetti), le varie soluzioni dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale per la produzione di energia in porto, in particolare la turbina idraulica per convertire il moto ondoso in energia elettrica (Calogero Burgio), le varie esperienze su tecnologie rinnovabili e vettori energetici di RINA (Guido Chiappa) e la sostenibilità dell’intermodalità di ALIS con il suo percorso europeo di incentivi e offerte per i suoi aderenti (Marcello Di Caterina).

Relatrici del convegno anche due eccellenze del territorio: la GAS AND HEAT specializzata in impianti del carico per navi, che ha esposto le più recenti realizzazioni di cui riportiamo l’intervento dell’amministratore delegato Claudio Evangelisti (a fianco) arricchito delle note forniteci a margine del convegno.

L’altra realtà di eccellenza leader a livello europeo, e non solo, la HVM, è stata rappresentata da Renzo Ciucci, che ne ha illustrato l’attività di costruzione e manutenzione dei serbatoi criogenici inseriti nei mezzi di trasporto e sollevamento che in ambito portuale utilizzano il gasolio e che con i serbatoi HVM possono miscelarlo con il Gnl. 

La conclusione del convegno del Propeller, che ha visto la partecipazione anche del suo presidente nazionale Umberto Masucci, è stata affidata all’ammiraglio Giuseppe Tarzia.  Il comandante del porto ha auspicato un sistema portuale che, nella sua interezza, sappia rispondere adeguatamente ad una evoluzione che deve essere soprattutto di carattere culturale. Un’evoluzione che incide direttamente e trasversalmente sullo sviluppo sostenibile dell’intera catena logistica e delle proprie filiere dimostrando che le istanze dei vari attori debbano, in un’ottica sistematica, costituire un unicum che diviene fattore moltiplicativo di un progresso sostenibile. In attesa di una seria riflessione sulla pianificazione energetica ambientale – secondo Tarzia – si dovrà fare attenzione a mettere in campo iniziative realizzabili e concrete che rispondano a criteri di economicità e traguardino la competitività per evitare che le grandi navi energivore abbandonino le nostre banchine – ed ha concluso: “Dovremo essere capaci di individuare scelte coerenti con le caratteristiche del porto e dei suoi traffici: è qui che si gioca la partita dello sviluppo del nostro scalo”.

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Claudio Evangelisti: l’eccellenza di GAS AND HEAT

Claudio Evangelisti

Fra le realtà imprenditoriali presenti al convegno spiccava l’eccellenza GAS AND HEAT, rappresentata da Claudio Evangelisti, specializzata in impianti del carico per navi. L’azienda ha costruito l’impianto, serbatoi e il sistema di tubazioni di collegamento, per l’unico traghetto ibrido costruito da Fincantieri in Italia, oltre a impianti fuel per navi propulse a LNG, ed ora sta costruendo gli impianti per le prime navi bunkerine che riforniranno le navi da crociera di molte compagnie. L’azienda sta inoltre concorrendo alla gara che si chiuderà a breve indetta dal cantiere francese STX, in cui Fincantieri ha una importante quota, per la fornitura dei serbatoi delle navi da crociera.  Le bunkerine – ha detto Evangelisti – sono commissionate dall’armatore norvegese Stolt Nielsen, nostro partner nell’iniziativa di metanizzazione della Sardegna e saranno costruite in Cina nel cantiere di un gruppo di Singapore: nei prossimi giorni dovrebbe essere tutto ufficializzato. Le navi sono in corso di costruzione ed il nostro impianto destinato alla prima nave – che sarà pronta nell’agosto 2019 – partirà a fine anno verso la Cina. Il nostro lavoro consiste nella costruzione del grande serbatoio, nella progettazione dell’impianto che utilizza Gnl per dare gas ai motori, quindi tutto il sistema di propulsione. Le navi trasportano Gnl e sono propulse a Gnl, sono bunker vessel pensate anche per l’attività di ship-to-ship con navi più grandi, con obiettivo principale quelle da crociera.

C.G.

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Pubblicato il
2 Giugno 2018

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