Crociere, tutti a caccia del business
LIVORNO – È uno dei porti che più hanno risentito l’anno scorso della caduta dei traffici nel Mediterraneo (da 807 mila passeggeri nel 2016 a 700 mila nel 2017) ma anche uno dei porti con in programma un forte potenziamento, grazie alla privatizzazione della società Porto 2000 vinta dal fortissimo joint tra i gruppi armatoriali Msc di Aponte e di Onorato. Una gara di privatizzazione, sia ricordato per inciso, che da mesi aspetta di essere formalizzata ma che dovrebbe finalmente concludersi forse già entro la fine del mese, come sembra aver garantito il presidente dell’Autorità di sistema Stefano Corsini al presidente della stessa Porto 2000 Luciano Guerrieri. Nello scorso fine settimana intanto Livorno ha registrato l’annunciato record di arrivi: ben sei navi da crociera per un calcolo approssimativo di 9 mila turisti e 3 mila membri di equipaggio, il che ha saturato tutte le banchine disponibili e impegnato allo spasimo la Porto 2000 stessa. L’elemento di maggior interesse è che rispetto al primo quadrimestre dall’anno scorso si registra un incremento in questo quadrimestre dell’80%, pari a un totale di 105 mila turisti. E le prospettive sono di riavvicinarsi nel 2018 alle cifre del 2016, o addirittura superarle. Per il futuro poi, visto il grandioso progetto con cui il joint Msc/Onorato ha vinto la gara della Porto 2000 (100 milioni di investimenti in dieci anni, rifacimento totale dell’area crociere, interconnessione con la città e con le grandi reti di comunicazione, accordo con l’aeroporto di Pisa) si parla di superare il milione di passeggeri all’anno.
[hidepost]
Ma il programma su cui sta già lavorando il presidente Guerrieri, e sul quale sta impegnando con nuove energie l’intero staff, è quello di creare le condizioni perché le compagnie delle crociere possano scegliere Livorno anche come “home port”, cioè scalo dove far nascere e dove concludere i trip nel Mediterraneo. Si tratta di un impegno a lunga scadenza, conferma Guerrieri, perché vanno contemplati molti elementi: dalla disponibilità (e convenienza) dell’aeroporto di Pisa a programmare voli charter di trasferimento dei croceristi all’articolazione di aree di sosta lunga per le auto di chi arriva autonomamente, da una stazione crociere adeguata anche per servizi accessori, dai bagagli agli aiuti al pernottamento e a tutti quei rifornimenti alle navi che sono essenziali per le compagnie. Un impegno sul quale la nuova “governance” della Porto 2000 intende spendersi al massimo, forte anche di un retroterra che da parte sua è attrattivo come pochi altri per il turismo straniero.
[/hidepost]