Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Crociere, la Liguria resta in testa ma Civitavecchia è il primo porto

ROMA – L’agenzia Cemar, che studia l’andamento del mondo delle crociere a livello globale, ha pubblicato i dati relativi alle previsioni del 2019 elaborati sulla base delle indicazioni delle principali compagnie. Per l’Italia, a seguire da una stagione 2018 che si preannuncia con qualche ombra ma anche con alcuni punti di ripresa rispetto al 2017, le previsioni di Cemar sono abbastanza positive: si parla di un aumento di passeggeri previsto intorno al 6,4%, con una classifica regionale per scali di navi che vede ancora una volta in testa la Liguria come regione, ma il porto di Civitavecchia come singolo scalo.

[hidepost]

Presentati nei giorni scorsi all’assemblea di Federagenti a Porto Cervo, i dati Cemar fanno un riscontro legato in particolare alle toccate nave già schedulate e focalizzano in particolare l’impegno della Liguria nel comparto. Se il primo porto passeggeri nel 2018 si conferma Civitavecchia con 2,42 milioni di turisti – e indubbiamente la città di Roma è un nodo focale di richiamo – la Liguria mettendo insieme i vari porti ha un record difficilmente  uguagliabile. Il bacino di Genova – ha riferito Cermar “vale” 1,02 milioni di passeggeri: quello di Savona 963 mila ; il Tigullio 53 mila con Portofino e 13 mila per Santa Margherita; La Spezia infine con circa 400 mila, con molti programmi su quest’ultimo porto per la stazione crociere. Totale della Liguria dunque 2,48 milioni, con un incremento di circa 200 mila passeggeri rispetto al 2017.

Per quanto riguarda le altre regioni, “tirano” bene Venezia, i porti del basso Adriatico e sta cominciando ad andare forte anche la Liguria. Uno dei porti in crescita è Palermo, mentre per Livorno, dove c’è stato un calo nel 2017 in ripresa però quest’anno, si aspetta con crescente impazienza la definizione della gara – in stand/by ormai da mesi – per la privatizzazione della società “Porto 2000” che gestisce sia le crociere che i traghetti.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Maggio 2018

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora