Avanti adagio: Livorno “riponza” anche sull’Interporto
LIVORNO – L’avevamo premesso nel numero scorso, e siamo stati – una volta tanto – buoni profeti. Ovvero, avevamo dato per probabilmente approvato l’aumento di capitale del Vespucci nel comitato di gestione dell’AdSP “se non ci saranno stati colpi di scena”. E infatti i colpi di scena sono stati almeno due, tanto per non farsi mancare niente. Il primo: il rappresentante della Regione Toscana Vanni Bonadio ha preferito non partecipare alla riunione, prendendo cordialmente un caffè con gli altri ma andandosene subito dopo. Il secondo: il neo-consigliere Giuseppe Batini, subentrato “provvisoriamente” al sindaco Filippo Nogarin su suo mandato, ha chiesto ed ottenuto il rinvio di almeno un paio dei temi più importanti, l’aumento di capitale al Vespucci e la revisione della pianta organica. Erano entrambi temi urgenti, intorno ai quali si “ponza e riponza” da mesi: ma è anche comprensibile che Batini, subentrato due giorni prima della riunione e probabilmente senza alcun lungo preavviso, abbia chiesto e ottenuto di poter approfondire entrambi gli argomenti. Della serie, non facciamoci del male, non sono argomentini da poco. Per l’interporto, la foglia di fico è stata che essendo a breve la convocazione dell’assemblea dei soci del Vespucci, ed avendo preannunciato gli amministratori che il bilancio 2017 chiuderà in attivo, apparirebbe più opportuno varare l’aumento di capitale dopo l’assemblea stessa. Un’opinione per alcuni, una scusa per altri. Il parametro tempo sembra contare poco, troppo poco, ma tant’è.
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Il lungo comunicato della riunione glissa su questi rinvii e va invece ai bilanci consuntivi di Livorno e Piombino. Per Livorno l’avanzo di amministrazione è di oltre 60 milioni (+13 milioni rispetto al 2016) nel 2017 sono stati destinati a investimenti 17 milioni. A Piombino siamo invece al disavanzo di esercizio di 14,5 milioni scalati al saldo delle variazioni residue arriva a un avanzo di circa 27 milioni, il tutto per una forte massa di investimenti infrastrutturali.
Il comitato di gestione ha riferito sulla relazione degli eventi del 2017, con lavori, banchine, il micro-tunnel eccetera. Idem il consuntivo di Piombino, con 90 milioni di investimenti. Altri pareri, tutti positivi, su una serie di concessioni quadriennali o di durata inferiore. Approvato anche il piano triennale “anticorruzione e trasparenza”, con tanto di codice di condotta per i dipendenti. Annunciato anche l’avvio dell’istruttoria per il nuovo regolamento di uso dei beni demaniali marittimi, in cui verranno armonizzate anche le regole per Livorno e Piombino. Particolare attenzione, recita la nota ufficiale, a un “Importante collegamento funzionale per i due porti al fine delle autorizzazioni ex articolo 16”.
Conclusione finale: gli atti dovuti sono stati ottemperati tutti. Le scelte veramente importanti sono state rinviate. Qualcuno è rimasto deluso, qualche altro ha cercato di spiegare che la fretta “fa i gattini ciechi”. Qui però sembra che i gattini stentino un pò troppo a nascere. Salvo errori e omissioni.
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