Med Ports, Livorno e il Mediterraneo tanti temi con l’assemblea Assoporti
LIVORNO – Per tre giornate dense di appuntamenti, il porto labronico è stato al centro del mondo della logistica marittima e portuale del Mediterraneo, con la sesta edizione di “Med Ports” all’hotel Palazzo, l’assemblea straordinaria di Assoporti ancora al Palazzo, le visite delle delegazioni estere ai terminal contenitori e all’interporto Vespucci, la presentazione dei programmi e progetti (ne parliamo più sotto) del Terminal Darsena Toscana nella strategia GIP con Genova, e infine con la presentazione degli stati di avanzamento del progetto Darsena Europa nel seminario della sala conferenze dell’Acquario (foto qui sopra).
Tanta carne al fuoco, che comporterà anche un prossimo seguito di considerazioni più meditate. Proviamo a inquadrare i vari temi.
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Con l’assemblea straordinaria di Assoporti il presidente Zeno D’Agostino e gli altri sette presidenti che hanno partecipato intervenendo anche fattivamente, hanno affrontato di petto la minaccia della procedura d’infrazione della DG Competition per le concessioni demaniali. Qui a fianco le prime prese di posizione del cluster marittimo italiano in risposta all’appello di D’Agostino. Dall’assemblea è emerso anche il parere che la minacciata procedura non sia tanto una “svista” della DG ma una meditata mina sulla strada dell’aumento di competitività dei porti italiani rispetto a quelli del range del Nord Europa: una mina che tuttavia presenta aspetti giuridici che coinvolgono direttamente anche la riforma portuale italiana, il suo essere a metà del guado, e la necessità di chiarire una politica europea che diventi comune e condivisa sui porti, mentre invece vigono regimi, regole e anche interventi di stato diversi per molti dei paesi affacciati sul mare.
Dall’assemblea, che ha approvato il consuntivo 2017 di Assoporti, anche la decisione sulle prossime strategie in tema di comunicazione del sistema portuale italiano. Tra i primi avvenimenti di rilievo, la prossima manifestazione che si terrà a Shanghai dal 16 al 18 maggio. Nel corso di questa fiera, tra le più significative nel settore della logistica, l’Associazione ha messo a punto diversi incontri e una presentazione della nuova portualità con la collaborazione dell’ITA (ex uffici dell’ICE). D’Agostino ha anche dato l’annuncio di quanto deciso in sede di Associazione Europea in relazione alla sede della prossima Conference. Sarà Livorno la sede della conference che quest’anno avrà luogo a Rotterdam sempre nello stesso periodo che va da fine maggio a inizio giugno. Un riconoscimento significativo per tutta la portualità italiana – ha detto – che grazie all’attività dell’Associazione ha portato in Italia per la prima volta questo evento importante.
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“Med Ports”, prima edizione in Italia dopo altre cinque tra Marocco e Spagna, ha confermato che il Mediterraneo può e deve tornare ad essere il cuore europeo dei traffici marittimi, grazie anche al potenziamento del canale di Suez che ha risolto a nostro favore la competitività delle rotte attraverso Panama. Sette riunioni tematiche, molti aspetti tecnico-finanziari, buona partecipazione straniera, sia dal Nord Africa (l’anno prossimo si tornerà a Casablanca) sia da alcuni dei porti del Nord Europa. Una visione Genova-centrica, legata anche agli sponsor della manifestazione, non ha impedito che si valorizzassero i must del sistema toscano, con il riconoscimento (lo stesso D’Agostino ne ha evidenziato il valore) dei traffici marittimi ro/ro e passeggeri, per i quali il “sistema” del Tirreno settentrionale ha una prevalenza nazionale. Dall’insieme delle sessioni tematiche è emersa anche la necessità che la politica nazionale stringa i tempi per un governo che governi, sia in relazione all’economia, sia anche in un quadro di venti di guerra all’Est che rischiano di compromettere alcune delle relazioni commerciali e trasportistiche più importanti per i nostri scali.
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Non da sottovalutare, anche se la partecipazione straniera non è stata molta, il seminario nella sede dell’Acquario sui temi della Darsena Europa per il porto di Livorno. Lo stato di attuazione dei vari passaggi per arrivare alla Darsena Europa è stato illustrato dal presidente dell’AdSP ingegner Stefano Corsini: che da ingegnere esperto di progettazione portuale non ha nascosto la complessità dei passaggi tecnici e tecnico-burocratici in corso e ancora da affrontare. Con lui il dottor Leonardo Piccini dell’IRPET, l’istituto regionale per la programmazione economica, e l’economista dottor Paolo Piacenza, hanno parlato il primo delle prospettive economiche che l’opera può offrire all’economia della Toscana, il secondo del funzionamento e dell’appetitività del project financing per gli investitori. Nella relazione di Corsini alcuni dei punti essenziali dei vari passaggi hanno chiarito che l’intera opera è ancora all’inizio di un iter che partirà dall’attuale gara per le prospezioni geofisiche dell’area, dovrà svilupparsi poi con l’eventuale interesse di gruppi internazionali per progettare le opere foranee di protezione e solo dopo ci sarà la gara per la progettazione vera e propria della Darsena, in regime di project-financing. Un richiamo concreto c’è stato anche alla necessità – in fase di progettazione – di spostare tutto il complesso dei costieri e degli impianti di stoccaggio petroliferi e dei gas in una nuova darsena petroli fuori dal porto: che potrebbe essere una proiezione verso il mare aperto della prima fase della Darsena Europa. Tempi, costi e volontà dei privati, tutto ancora da verificare.
A.F.
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