Laocoonte 4.0
LIVORNO – D’accordo, siamo in piena mitologia: il celebre gruppo marmoreo custodito nei musei vaticani, che rappresenta con grande potenza plastica il tormento del sacerdote troiano Laocoonte e dei sui figli uccisi dai serpenti marini inviati dal dio Nettuno, per secoli è stato il simbolo della punizione di chi si oppone al volere del popolo e degli dei.
Eppure, eppure… proviamo un piccolo gioco di fantasia: alla testa del vecchio sacerdote sostituiamo quella del presidente Mattarella, e alle teste dei due giovinetti Antifante e Timbreo quelle di Di Maio e di Salvini. Un gioco, dicevamo: ma se davvero il buon dio Nettuno inviasse i suoi serpenti marini a dare una strizzata a tutti e tre, per convincerli che il Paese ha urgente bisogno di un governo, e di chi sappia ben governare?
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Tra poco sono passati due mesi dalle elezioni. D’accordo che secondo Mark Twain (l’ho già citato l’anno scorso, mi pare) “se votare servisse davvero a qualcosa non ce lo farebbero fare” ma visto che abbiamo votato, per favore, dateci anche un governo. Uno qualsiasi, in tempi di grandi rivoluzioni 4.0; sappiamo bene che possiamo aspettarci anche il peggio. Ma almeno potremo prendercela con qualcuno, e non con il vuoto…
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