Il saluto (e l’auspicio) di Corsini
LIVORNO – Le chiavi di lettura possono essere tante. E in effetti lo sono. Però alla fine i fatti sono fatti: e la scelta di Livorno come sede dalla sesta edizione di Med Ports il suo significato ce l’ha e Livorno può rivendicarlo. Con tutti i suoi problemi ancora a metà del guado, il “sistema” del Tirreno settentrionale ospita non solo una serie di stand (ristretta a 25 soli espositori: e già questa è una selezione significativa) ma anche e specialmente due giorni di dibattiti in cui il “reset” della politica marittima del Mediterraneo sarà visto da entrambe le sponde del nostro mare. Con i principali protagonisti.
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Dice Stefano Corsini, presidente dell’AdSP e ospite dell’edizione livornese di Med Ports: “Ci gratifica la scelta del nostro sistema portuale per mettere insieme, in un momento di grande delicatezza sia politica che di programmazione infrastrutturale, analisi e suggerimenti sulla logistica del sud Europa e del Nord Africa. Le due giornate di dibattito, con tanti illustri rappresentanti dell’economia marittima, ci consentirà anche di resettare la governance avviata dalla riforma portuale italiana. Un momento particolarmente significativo – aggiunge Corsini – in vista di un nuovo governo italiano che auspichiamo voglia dare ai porti un messaggio di positiva continuità, per continuare la strada intrapresa”.
Nel programma dei lavori, come si vede in questo stesso numero, rientrano quasi tutti i temi più urgenti: e se ancora una volta i contenitori sono al centro dell’interesse, insieme alla “cura del ferro” e ai servizi, non mancano i riferimenti al cargo marittimo, che per Livorno vale un primato almeno nazionale. La prima giornata di lavori sarà dedicata sia alla visita dei terminal contenitori della Darsena Toscana, sia al “comparto” ro/ro e all’area crociere. I Must del porto.
Last but not least, com’è di moda sottolineare, si farà il punto su Assoporti, con la partecipazione del suo carismatico presidente Zeno D’Agostino (e forse dello stesso ministro Delrio: si è in attesa di conferme). D’Agostino è un personaggio di primo piano, ha dimostrato capacità e visione strategica: ma è alla guida di un’organizzazione, Assoporti, che non sembra avere ancora chiara la propria “mission”. La sua relazione, nella giornata di apertura dei lavori, potrebbe essere determinante per capire, indirizzare: e rintuzzare eventuali “secessioni” in un quadro di sistema nazionale dei sistemi. Buon lavoro.
Antonio Fulvi
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