Costa apuana, l’ecodragaggio presentato anche a Massa
MASSA/CARRARA – L’iniziativa è stata presa da Italia Nostra, l’associazione ambientalista benemerita anche per il mare: due giorni fa nella sala della Resistenza a Palazzo Ducale è stato fatto il punto sul piano di ripascimento della costa con le sabbie provenienti dal dragaggio del porto di Viareggio, piano che l’Autorità portuale di sistema e la Regione Toscana stanno mettendo in opera. E nel quadro del progetto, è stato fatto il punto anche e specialmente su “come” effettuare il ripascimento: senza i danni indotti che i tradizionali metodi di prelievo e di rilascio delle sabbie troppe volte hanno creato.
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Il cuore della proposta di Italia Nostra è il sistema di ecodragaggio “Limpidh2o” della Decomar. Un sistema ben noto ai lettori della Gazzetta Marittima, che è stato presentato nell’incontro da Davide Benedetti, titolare dell’azienda, con tutta una serie di dati e di supporti tecnico-ambientali. Come già più volte dimostrato, anche con gli interventi già effettuati a Livorno e le varie dimostrazioni con il supporto di osservatori “neutrali” e dei rappresentanti del ministero dell’Ambiente, il sistema brevettato da Decomar consente di avviare al ripascimento sabbie accuratamente ripulite dai fanghi di fondale e da altri inquinanti; con in più un risparmio del 30% sui costi dell’intera operazione. Italia Nostra ha sposato in pieno l’offerta Decomar – è stato sottolineato nell’incontro – proprio in vista della serie di dragaggi e ripascimenti per la costa che la Regione Toscana ha programmato dal prossimo novembre al maggio 2019 con una spesa di circa 3 milioni di euro. Dovrebbe essere l’occasione giusta per rimediare anche a precedenti ripascimenti che secondo quanto dichiarato da Irmo Furfori, membro del direttivo di Italia Nostra, sono serviti poco o nulla, o addirittura hanno contribuito a peggiorare la situazione lungo il litorale apuano.
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