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Sempre più navi alimentate a gas e le crociere fanno da apripista

BRUXELLES – Sempre più navi, da crociera ma prossimamente anche traghetti e portacontainers, con alimentazione a GNL o almeno con motori ibridi (Wartsila e Rolls Royce). Il panorama dei trasporti marittimi mondiali sta cambiando rapidamente: e quelle che solo due anni fa sembravano fughe in avanti – sollecitate ma non obbligate dalle organizzazioni mondiali e dalla stessa Ue – a questo punto sono scelte d’oggi. A metà dell’anno scorso venivano registrate già oltre 200 navi di varie caratteristiche alimentate a GNL: e alla fine dell’anno c’erano in ordine o in costruzione avanzata anche 20 grandi navi da crociera con questo tipo di alimentazione. L’adozione di “scrubber” per ridurre l’inquinamento è ancora attuale, specie su navi che non possono sacrificare grandi spazi per i capienti serbatoi del GNL (e per la loro complessa coibentazione) ma il processo sembra irreversibile. E sembra vincente anche in rapporto all’altra soluzione, quella del “cold ironing” nei porti (elettrificazione delle banchine) che in Italia ha visto Livorno realizzare il primo impianto, rimasto però inutilizzato dopo il collaudo, per carenza di navi con sistemi di presa elettrica in banchina.

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È un tema, quello del GNL navale (e non solo) che sta coinvolgendo i porti (vedi articolo su questa stessa pagina) ma in particolare gli armatori. Le navi da crociera sono ai primi posti: Worls Energy Council riferiva a fine anno che da Carnival a Costa, da Msc ad Aida, tutti i marchi più importanti hanno in ordine navi con questa alimentazione. C’è da chiedersi a questo punto se arriveranno prima le navi che le stazioni di rifornimento navale di GNL, vista la pesante burocrazia che accompagna tutte le pratiche per queste istallazioni. La “Costa Smeralda”, che entrerà in servizio l’anno prossimo in Mediterraneo con  alimentazione a GNL, avrà come “home port” Barcellona: uno dei pochi scali da crociera già in grado di fornire il gas liquefatto alle navi, grazie alla politica della Spagna che da tempo fornisce GNL anche alle centrali elettriche e spinge per usarlo nei trasporti navali. L’Olanda a sua volta ha avviato da pochi giorni un impianto sperimentale e in Asia siamo ancora più avanti. Insomma, c’è da correre se non vogliamo perdere le navi da crociera del prossimo futuro.

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Pubblicato il
31 Marzo 2018
Ultima modifica
6 Aprile 2018 - ora: 10:16

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