A Cagliari un convegno per la Sardegna “green”
CAGLIARI – La Sardegna può essere la cavia di un sistema di energia affidato prioritariamente al GNL. Perché è un’isola che non ha fonti proprie “green” se non minimali – idroelettrico in primis – e perché i suoi consumi di carburanti “sporchi”, gasolio in particolare, sono al doppio della media europea procapite.
La scommessa del GNL, per la quale si sta già impegnando il complesso di Oristano, sarà al centro di un convegno (“Sardegna leader del GNL nel Mediterraneo”) indetto a Cagliari dal 12 al 13 aprile nell’ambito di Conferenza GNL. Che sottolinea come il grande hub programmato a Oristano dovrà necessariamente essere integrato da una rete di piccoli depositi, per assicurare i rifornimenti anche e specialmente al trasporto stradale pesante, ma anche a quello marittimo minore. L’esempio della Spagna, che sta usando il gas naturale liquefatto anche nelle reti cittadine, per la Sardegna è copiare e sviluppare: con il vantaggio che l’isola ha dati certi sui consumi energetici, e quindi è possibile calibrare le forniture di GNL alla Sardegna con margini di rischio infinitesimi.
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Come tutti i settori dell’economia – sottolinea Conferenza GNL – anche l’energia sta affrontando una complessa e in parte incerta transizione. Peraltro le grandi infrastrutture energetiche hanno in media un tempo di vita utile che supera i 40 anni: ma con il GNL si va sul sicuro perché le pompe di calore, il teleriscaldamento, la geotermia ed altri sistemi sono assai più indietro rispetto al gas.
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