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Scali e città, le sfide aperte

(da sx) Francesco De Pasquale, Carla Roncallo, Daniele Testi.

MARINA DI CARRARA – Si è svolto nell’auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale – Ufficio territoriale di Marina di Carrara – Porto Lab Academy, l’appuntamento annuale dedicato alla formazione e al confronto dei circa 40 collaboratori di Porto Lab: il progetto del Gruppo Consthip Italia nato per avvicinare la comunità cittadina a quella portuale, giunto all’11ma  edizione, e che quest’anno è in corso per la prima volta nello scalo di Marina di Carrara. Sono più di 400 gli alunni della provincia di Massa Carrara che partecipano a Porto Lab; un grande successo quindi che gli organizzatori, in collaborazione con la stessa AdSP e con il gruppo Grendi, hanno voluto condividere con la cittadinanza nella prima delle due giornate. Negli anni complessivamente sono stati interessati 20 mila studenti di 850 classi scolastiche e distribuiti 120 mila “Diari di Contship”, strumenti didattici e formativi molto apprezzati.

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Nell’incontro carrarino dopo i saluti del sindaco Francesco De Pasquale, la presidente dell’AdSP Carla Roncallo, parlando del confronto fra porto e città ha illustrato il progetto di waterfront studiato per Carrara con l’amministrazione comunale con il preciso obiettivo di conciliare le diverse anime della città: quella industriale estrattiva, quella portuale ed oggi anche quella turistica. Il progetto, nei suoi 4 lotti, riguarda il miglioramento della viabilità di accesso al porto con opere che si concentrano sui vari aspetti della sicurezza non trascurando l’attenzione  al valore architettonico, la ricerca di una migliore vivibilità delle zone che fronteggiano il porto con la rivisitazione ottimale degli spazi, la creazione di zone ricettive, ed anche l’allargamento e la riqualificazione della lunghissima passeggiata pedonale della diga foranea. A breve partirà il bando di gara dei progetti esecutivi dei tre lotti già pronti, che più da vicino riguardano la viabilità di accesso al porto. Per il finanziamento di tutte le opere previste dal waterfront – ha informato Roncallo – c’è già un accordo firmato con la Regione Toscana per un mutuo ventennale di 20 mln di euro mentre per iniziare i lavori sono già stati stanziati dal MIT 8,2 mln di euro insieme ad una quota messa a Bilancio dall’AdSP.

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Dal workshop è emerso che le esigenze reali e le legittime aspettative di una buona qualità della vita dei cittadini non possono più essere ignorate in nome della priorità delle attività lavorative. Su questo argomento Daniele Testi, direttore marketing e comunicazione del Gruppo Contship Italia, ideatore del progetto Porto Lab, ed anche presidente di SOS Logistica, ha parlato dell’impegno dell’associazione nata nel 2005 per far capire quanto la sostenibilità nel settore della logistica possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, della salute e qualità di vita dell’uomo, comportando tra l’altro anche un vantaggio competitivo per l’impresa. Negli ultimi anni SOS Log ha aiutato le aziende a realizzare percorsi di sostenibilità e per far sì che venisse loro riconosciuto l’impegno profuso ha creato nel giugno scorso, in collaborazione con il Lloyd’s Register, il primo marchio di Logistica Sostenibile. Le aziende che grazie a queste buone pratiche riusciranno ad ottenere il marchio, che peraltro avrà validità annuale, potranno apporlo sui propri mezzi e sui propri prodotti. L’impegno di SOS Log è rivolto anche al consumatore per aiutarlo ad acquisire una maggiore consapevolezza e fargli mettere al primo posto – invece del costo – il valore che sta dietro ad una scelta nel momento dell’acquisto.

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Si è parlato delle opportunità lavorative offerte dal porto ai territori con Genziana Giacomelli direttore della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica di la Spezia, istituto che con l’aumento del 200% delle iscrizioni negli ultimi 5 anni ed esiti occupazionali elevati evidenzia una tendenza positiva sia nella percezione delle persone verso le attività legate alla portualità che negli effettivi riscontri lavorativi.  Secondo Greta Marini di AIVP – la rete mondiale delle città portuali che monitora da 30 anni le relazioni città/porto – comunque questa relazione, che è da sempre fondata soprattutto sul valore economico, dovrà necessariamente cambiare ed essere più orientata verso valori ambientali e sociali con investimenti in formazione ed innovazione.

Tiziana Murgia, responsabile comunicazione Assoporti, ha invece parlato dell’integrazione sociale nei porti italiani partendo dall’esporre il ruolo delle autorità di sistema portuale e le loro responsabilità nei confronti della realtà che circonda il porto, anche e soprattutto nella programmazione delle infrastrutture che devono renderlo competitivo. Ecco dunque l’importanza dell’interazione e del dialogo degli ingegneri ed architetti con le altre professionalità delle città e degli enti territoriali per giungere ad un risultato ottimale. Le validissime iniziative già esistenti quali Porto Aperto, lo stesso Porto Lab, il Port Center, che spiegano alla cittadinanza il valore del porto devono essere accompagnate da un ulteriore impegno delle autorità volto a mettere in atto vere campagne informative organizzate; occorre migliorare la consapevolezza, creare nuove figure nelle autorità di sistema portuale quali il port community manager che possa fare da trait d’union fra porto e città prendendo esempio dai grandi porti del Nord Europa, già strutturati in questo senso.

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La prima giornata dei lavori si è conclusa con una tavola rotonda sulla collaborazione scuola/porto attraverso la piattaforma Porto Lab moderata da Mauro Solinas, responsabile sviluppo risorse umane Contship Italia Group alla quale hanno partecipato le dirigenti scolastiche del comprensorio Lucca, Massa Carrara, di quello di La Spezia, il tutor PortoLab ed i partner del progetto Grendi e Kuenz. La capacità di Porto Lab di far entrare in contatto gli studenti con la realtà del mondo del lavoro in porto, con la sua cultura e il suo valore è stata sottoscritta da tutti; e Costanza Musso, Ad del Gruppo Grendi, la compagnia navale che da sempre è al fianco di Porto Lab, ne ha sottolineato la particolare valenza nel territorio Lucca e Massa Carrara dove è forte l’impatto dell’attività portuale.

C.G.

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Pubblicato il
28 Febbraio 2018

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