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Darsena Europa, la chance con la MSC

Angelo Roma

LIVORNO – Angelo Roma, oggi apprezzato maritime consultant e storicamente “port capitan” di Zim, ha accettato di rispondere ad alcune domande sullo sviluppo del porto labronico. Ecco l’intervista.

Il sistema portuale Livorno-Piombino fa un significativo passo avanti con l’ordinanza annunciata dall’ammiraglio Tarzia che consentirà accessi a navi fullcontainer più grandi e con più carico. In attesa della Darsena Europa basta per rimettersi all’altezza delle esigenze dei grandi vettori?

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La Capitaneria di Porto di Livorno, una volta verificati i parametri del prima e del dopo i lavori, si è data come obiettivo “la conservazione ed il potenziamento dei traffici, oltre alla possibilità di ampliamento/attrazione di nuove linee”.  Le variazioni delle disposizioni e dei limiti concernenti i parametri vento, pescaggio e manovrabilità notturna, in sostanza permetteranno ad una nave di avere maggiore pescaggio (avere più carico a bordo), intorno alle 4/5 mila tonnellate.  Faccio un esempio: quando ero Port Captain della ZIM (siamo arrivati a movimentare quasi 100.000 TEUs in un anno), tutte le settimane lasciavamo sui piazzali circa 100 contenitori da 20’ (avevamo come limite di pescaggio 11,40), mentre con la prossima ordinanza dell’A.M., non solo quei contenitori si potranno caricare, ma addirittura potremo arrivare a doppiarli. Al fine di dare risposta completa alla Sua domanda, faccio presente che il Terminal Darsena Toscana può arrivare a movimentare, senza eccessivi problemi, fino 900.000 TEUs.

Gli interventi di dragaggio alla bocca sud del porto hanno risposto a quanto lei da anni suggeriva per un allargamento del raggio di manovra delle navi, specie in uscita. Era stato anche ipotizzato di accorciare la Curvilinea: ma con il progetto del canale di accesso alla Darsena Europa dall’esterno (tagliando le secche della Meloria a quanto si capisce) è ancora opportuno toccare la Curvilinea?

Lo sa quando la ZIM chiese ufficialmente che si allargasse la bocca Sud di almeno 90 metri? Nel 2005, esattamente tredici anni or sono. E’ evidente che questo intervento, in special modo da un punto di vista sicurezza, è stato molto apprezzato dagli armatori che scalano il nostro porto, ma anche dai piloti e dagli addetti al rimorchio. Con l’augurio che entro l’anno in corso possano iniziare i lavori per la Darsena Europa, con un conseguente canale d’accesso a -17 ed una nuova Bocca Sud, non penso che a questo punto sarà scorciata la curvilinea; al massimo “appena toccata” sul lato fanale nord, quando prenderà forma la nuova diga della Meloria.

Nelle anticipazioni che circolano sulla gara della Darsena Europa, sembra esserci un impegno personale dell’armatore Gianluigi Aponte di partecipare. E lo stesso Aponte sta polemizzando con La Spezia, avendo dichiarato di voler puntare su Genova e Livorno. Quanto conta, in un quadro mondiale, l’interesse per la Darsena Europa dell’armatore di Msc?

Come cultore della materia, vedo in Gianluigi Aponte, l’uomo in cui il porto di Livorno deve contare per avere un grande futuro, sia nel settore containers, che nelle crociere (insieme agli Onorato Armatori). Confermo che a La Spezia ci sono dissidi tra Contship ed Msc, che probabilmente danneggeranno il porto a favore di altri. Aponte è il numero due al mondo (per un paragone: la Zim dodicesima) con una potenzialità di quasi 3.200.000 TEUs, poiché ha 194 navi di proprietà, 316 noleggiate ed altre 18 in orderbook, quindi…. una “potenza” mondiale. Sono sicuro che quando Gianluigi Aponte è venuto a Livorno, abbia voluto vedere con i suoi occhi come stavano le cose. Ed anche solo la voce che dice “sia interessato” al nostro porto ci deve far credere che la Darsena Europa, questa volta si potrà fare!

A.F.

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Pubblicato il
24 Febbraio 2018
Ultima modifica
2 Marzo 2018 - ora: 11:26

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