Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Civitavecchia: Luciani attacca la gestione RTC

Enrico Luciani

CIVITAVECCHIA – “È stato un San Valentino che ricorderemo al porto – afferma Enrico Luciani, presidente della locale compagnia dei portuali – per un fatto mai accaduto prima: il sequestro delle gru operative: rappresenta la fatidica goccia che fa traboccare il vaso. Non possiamo e non dobbiamo più nascondere quali siano i responsabili di questo atteggiamento non più accettabile”.

In una sua dura nota Luciani prosegue: “Lo andiamo dicendo da troppo tempo, come novelle Cassandre, che si rischiava ciò che purtroppo ora sta accadendo. Un atteggiamento da “padrone delle ferriere”, dell’attuale gestore e concessionario RTC della banchina container non è più tollerabile. Non solo infatti ha sempre e volutamente disatteso i volumi dei traffici teus, come da business plan presentato, ma addirittura ora si permette di aprire dispute con altri operatori portuali creando gravi problemi nel delicato equilibrio socio-economico che esiste all’interno del nostro porto. Il gestore del Terminal Container – afferma Luciani – continua a coprire inutilmente e inspiegabilmente un bluff, bloccando l’aumento della movimentazione dei container ferma a quantità annuali ridicole, numeri che possono essere fatti in banchine multipurpose, cioè in banchine di merci generali.

[hidepost]

Oggi, questo atteggiamento di arrogante indifferenza alle giuste richieste del porto e della città, rischia addirittura di far perdere ulteriori traffici al nostro porto, già in difficoltà in questo periodo. È oramai tempo, quindi, di mettere il carro davanti ai buoi: o RTC, da oggi stesso, si “degna” di aumentare il traffico di containers a numeri mediamente accettabili (200.000/300.000 teus) oppure è evidente ormai a tutti che non vada rinnovata l’autorizzazione ex art.16, scaduta a dicembre, facendo così decadere la concessione ex art.18 del Terminal Containers. Il messaggio deve arrivare forte e chiaro – conclude Luciani – non permetteremo a nessuno, né ora e né mai, di distruggere e far morire il nostro porto.”

[hidepost]

Pubblicato il
17 Febbraio 2018

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora