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Shipping, Forwarding & Logistic: le risposte

(da sx) Fuochi, Marzano, Coletta, Masucci, Bucci, Schiavoni, Pozzi, Gentile.

MILANO – Due giorni di lavori, in buona parte ad alto ed altissimo livello, con protagonisti della logistica e dell’industria: anche questa seconda edizione dell’appuntamento milanese,  al Centro Congressi di Assolombarda, articolato nelle giornate di giovedì e di ieri, venerdì, ha confermato che ci sono idee chiare su cosa e come il settore produttivo chiede sia affrontato per rendere più competitiva l’Italia della logistica e della stessa produzione.

Riferiremo meglio nel prossimo numero, con la giusta isteresi per gli approfondimenti. Sembra più che mai valida la formula di mettere al centro del confronto la produzione, in tempi in cui la struttura dei mercati è fondamentalmente cambiata, sia dall’innovazione tecnologica che dal tumultuoso crescere dei paesi consumatori e insieme protagonisti della distribuzione.

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Chairman della sessione di ieri, sulla logistica del prossimo futuro sempre in funzione delle innovazioni della produzione, l’ingegner Fabio Capocaccia, uno dei protagonisti dell’associazionismo italiano fin dall’emanazione della legge 84 del 1994, dirigente del porto di Genova, fondatore di Assoporti e di Medcruise, esperto internazionalmente riconosciuto in ICC e Sos Logistic. Con lui un panel di esperti delle imprese, delle assicurazioni e degli studi legali. Un dettaglio importante: la “ricostruzione” della nuova logistica non può che passare attraverso la sostenibilità ambientale. Una risposta che cambia davvero molto.

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Pubblicato il
3 Febbraio 2018

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