“Vespucci”, il successo della pesa
COLLESALVETTI – È stato, fin dall’inizio a metà del 2016, un punto di riferimento modello, grazie alle sue caratteristiche automatiche e all’orario di apertura h/24. Ma adesso la pesa dei contenitori, ubicata all’interno dell’Interporto Vespucci di Guasticce, sta confermandosi anche un servizio essenziale per l’intero porto, con risultati eccezionali. Le due piattaforme di pesa sono accessibili dall’anello stradale interno del Vespucci e i camionisti entrano, si collocano sulla pesa, ritirano il modulo automatico e pagano direttamente, a qualsiasi ora e senza altri interventi di personale (che tuttavia è disponibile su chiamata).
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Il successo lo certificano anche gli introiti: nel 2017, primo anno pieno di utilizzazione, la pesa ha incassato 75 mila euro (a tariffa di 20,49 euro a pesata): per quest’anno le previsioni parlano di almeno 150 mila euro senza aumentare la tariffa. Non male, per un investimento di 250 mila euro equamente diviso tra l’Autorità portuale livornese e l’Interporto Vespucci. Interporto e Authority che operano ormai in piena sintonia e in molti casi come una struttura unica, nell’ottica di un sempre maggior coinvolgimento dell’AdSP in quello che è un vero retroporto, finalizzato a diventare anche un terminal ferroviario cargo grazie a una serie di accordi che stanno nascendo proprio in questi giorni nell’ufficio dell’amministratore delegato Bino Fulceri. Ufficio che si è trasferito nella “palazzina Vespucci” insieme a quelli di un numero crescente di operatori, tanto che il grande complesso vetrato fino a pochi mesi fa semideserto oggi risulta venduto per oltre un terzo, opzionato per un quinto e libero solo per alcune ali residue. Davvero non male per quella che un tempo era una palude e che qualcuno considerava un investimento pubblico a rischio.
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