Break bulk e Teu a Piombino?
LIVORNO – Enrico Bonistalli, agente marittimo storico e attuale presidente dell’Asamar labronica, ha affrontato in questi giorni nel notiziario sul web dell’Autorità portuale di sistema del Tirreno Settentrionale, il nodo dei ro/ro. In un’intervista curata da Marco Casale, responsabile dell’ufficio stampa dell’Authority, Bonistalli ha ricordato che i ro/ro “contano moltissimo per l’intero paese”, vista la geografia di un’Italia che è allungata sul mare.
Dopo questa premessa, Bonistalli chiarisce che le Autostrade del mare – asse portante e in forte crescita per i ro/ro – non possono interessare la Sardegna, che è ovviamente raggiungibile solo via mare, ma tutti quei settori di territorio, compresa la Sicilia, che invece hanno alternative di traffico su strada. La precisazione vale anche per il Marebonus, recentemente rieditato.
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Per Livorno, porto baricentrico nel Mediterraneo e ponte naturale per il Maghreb, i ro/ro sono fondamentali. Ma è anche noto – ribadisce – che gli spazi nel porto sono quelli che sono. E rilancia l’idea già a suo tempo presentata su queste colonne dall’ex port captain di Zim Angelo Roma, di una reale integrazione con il porto di Piombino, grazie anche ai suoi fondali di 20 metri. “Sarebbe sensato – dice Bonistalli – che le merci che non riescono a scalare Livorno venissero dirottate su Piombino, liberando banchine e spazi per i ro/ro”. E fa due esempi: le navi break bulk per i forestali (altra merce fondamentale per Livorno) oggi costrette per questione di fondali a fare una “chiamata” anche su Terragona: e i containers, che potrebbero utilizzare Piombino per il transhipment dalle grandi full-containers che pescano più di 13 metri. L’idea, appunto, già espressa da Angelo Roma.
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