Fotografia e mondo del lavoro un progetto Fondazione Laviosa
LIVORNO – Un nuovo programma rivolto all’arte fotografica quello che partirà dalla prossima primavera tra il Comune di Livorno e la Fondazione Laviosa.
Dal 2016 La Fondazione infatti, ha promosso un percorso che attraverso la fotografia racconti il mondo del lavoro. Convinta che la fotografia, veicolata dalla sensibilità e dalle capacità creative individuali, sia una finestra sulla contemporaneità, la Fondazione Laviosa, promuoverà attraverso studi, dibattiti, borse di studio e bandi di concorso un percorso intellettuale che tramite l’arte della fotografia consenta un’indagine approfondita sul mondo del lavoro e sulle risorse umane indagando sul rapporto tra lavoro e individuo, impresa e società e in genere sul senso ultimo di un’attività economica.
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Il programma, condiviso con l’Amministrazione Comunale, con il quale è in corso la stesura di in una convenzione, prevede lo svolgimento delle attività espositive della Fondazione negli spazi dei Granai di Villa Mimbelli e l’attivazione di percorsi didattici e workshop fotografici alla biblioteca della Villa stessa.
Oggi la Fondazione è strettamente collegata alla Laviosa Chimica Mineraria sia in termini di risorse economiche che di tipologia di progetti intrapresi. L’esperienza di vita di Giovanni Laviosa, presidente della Fondazione Carlo Laviosa è quella della realtà industriale della Laviosa Chimica Mineraria.
Un cenno sui prossimi progetti: nella fase primaverile è previsto un concorso rivolto a fotografi dilettanti e professionisti sul tema “Il lavoro nei cantieri navali”. Riguarda le attività lavorative che precedono il momento sportivo e mondano della regata.
Dal concorso scaturirà una pubblicazione che raccoglierà gli scatti più significativi ed una mostra che si terrà presso i Granai di Villa Mimbelli di Livorno tra l’aprile e il maggio 2018 che andrà ad arricchire il programma del Trofeo Velico Città di Livorno.
Nella fase autunnale invece è previsto un progetto intitolato “Il volontariato nella ONLUS” che prevede un’indagine fotografica da svolgersi in un arco di tempo di circa sei mesi. Un gruppo di 6 fotografi selezionati sulla base dei loro portfolio e, soprattutto, in virtù delle loro motivazioni, saranno affiancati ad altrettante realtà di volontariato nei settori del disagio sociale.
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