Lorenzini, la tradizione del Natale tutti insieme
LIVORNO – È una delle tradizioni di Natale dalle quali Enio Lorenzini non transige: la cena di tutto il personale, più amici del mondo economico e della stampa, al “Calesse” di Quercianella. Anche questa volta Enio, la sua famiglia e i figli del socio Ugo Grifoni, si sono ritrovati in una serie di allegre tavolate all’insegna del vischio portafortuna. Quasi un centinaio di persone, con una bella e positiva prevalenza dei giovani, una giusta quota femminile, niente discorsi ufficiali ma per tutti l’augurio che l’anno ormai in arrivo sia produttivo per l’azienda e per ciascuno dei presenti.
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Il terminal Lorenzini è in effetti una delle realtà portuali livornesi in forte sviluppo. L’avvio del collegamento Msc con il Sud America, operato con le gigantesche (per Livorno) unità fullcontainer da 9 mila teu, ha portato altro impegno: e al terminal sono orgogliosi di essere riusciti a rispondere alle esigenze di uno dei più importanti armatori del mondo – oggi anche socio – dimostrando che la banchina è in grado di operare velocemente e in piena sicurezza. In questi giorni inoltre grazie all’intervento deciso e coraggioso del comandante del porto contrammiraglio Giuseppe Tàrzia, si sta procedendo anche a dragare la “strettoia” del Marzocco in modo di allargare il canale oggi davvero angusto di almeno altri 30 metri. Un segnale ulteriore che nel terminal, in attesa che sia finalmente in funzione il sospirato microtunnel per i tubi ENI, non aspetta con le mani in mano.
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