Il progetto di Marina Cala de’ Medici per la riqualificazione della diga foranea
BOLOGNA – È stato presentato dal manager Matteo Italo Ratti nel corso dell’incontro sul tema della sostenibilità “Call to sustainability” promosso dall’Associazione Nautica Italiana presso la Bologna Business School – la business school dell’Università di Bologna ed oggi una delle più importanti scuole di management d’Europa, nonché una delle più innovative d’Italia – l’innovativo progetto adottato da Marina Cala de’ Medici per la riqualificazione della diga foranea principale del Porto turistico di Rosignano.
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Quello presentato dall’AD e Direttore portuale del Cala de’ Medici è stato, fra quelli esposti, uno dei progetti più innovativi in termini di sostenibilità ed economia circolare, cioè un sistema economico fondato sulle idee di riciclo e riuso. Il progetto del Porto di Rosignano prevede la riqualificazione della banchina della diga foranea di sopraflutto mediante l’utilizzo di materiali riciclati ed ecologici: la pavimentazione della banchina della diga portuale, sia lato mare che lato terra, sarà infatti rivestita con tappetini in PFU prodotti con polverino o granulo ricavato da pneumatici riciclati, mentre sempre sulla banchina verranno create delle sedute in legno misto PVC.
Per quanto riguarda le sedute, il legno misto PVC è un materiale composto da semplici materie naturali: legno (100% PEFC), sale (disponibilità illimitata in natura) e un minimo contenuto di Etilene. I vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, però, non finiscono qui: per la fabbricazione vengono utilizzati bassi livelli di energia e solo fibra proveniente da foreste PEFC; la componente PVC è, inoltre, Piombo free, poiché stabilizzata senza il suo utilizzo. Questo materiale, infine, a fine vita è riciclabile al 100%.
Anche l’utilizzo del PFU ha numerose ricadute positive e non solamente dal punto di vista ambientale. Permette, infatti, di bonificare il territorio, ma è anche economico e dà la possibilità di creare posti di lavoro coinvolti nel suo riciclo. Questo materiale, inoltre, può essere smaltito sul territorio nazionale. Il suo impiego, già diffuso in diversi ambiti, come l’edilizia acustica, il sottofondo dei campi da calcio, dei campi giochi per i bambini, dei campi di atletica, consente di “chiudere” un circuito industriale in maniera virtuosa. «Particolarmente innovativo, in questo caso – commenta Matteo Italo Ratti – l’utilizzo all’interno di una struttura portuale, dove le applicazioni oltre a quella da noi adottata potrebbero essere molte altre». «Speriamo di aver inaugurato un nuovo corso per quanto riguarda l’utilizzo di materiali ecologici e sostenibili anche all’interno dei Porti e che altri seguano il nostro esempio», conclude l’AD e direttore di Marina Cala de’ Medici.
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