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Nuovo codice nautica, SI alle integrazioni

 

 

ROMA – UCINA Confindustria Nautica, l’associazione di categoria che ha presentato osservazioni al Consiglio di Stato, ha visto accolte tutte le proprie istanze, comprese quelle raccolte ai tavoli di lavoro con le altre rappresentanze.

Il Consiglio di Stato nell’esprimere il proprio parere sul testo di riforma del codice della nautica “suggerisce di reintrodurre sin d’ora nel testo alcune rilevanti misure di semplificazione inizialmente previste nell’iter di redazione dello schema”, in particolare:

– “il doppio iter di iscrizione delle unità da diporto” sul registro cartaceo e registro telematico

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– “l’introduzione dello sportello telematico del diportista e del conservatore unico”

– il riferimento espresso sia alla nautica di tipo esclusivamente ricreativo, sia con riferimento alla nautica da diporto commerciale

– il riconoscimento delle navi iscritte al registro internazionale, di cui alla legge 2003/172

– l’inserimento di attività rilevanti ai fini commerciali come quella di assistenza all’ormeggio

– l’affiancamento, in tutte le disposizioni che riguardano il proprietario dell’unità, anche dell’utilizzatore dell’unità in locazione finanziaria

– la possibilità di iscrivere un’unità proveniente dal registro estero con la semplice attestazione dell’avvio delle procedure di cancellazione dal medesimo registro.

– l’introduzione di una norma specifica per l’iscrizione delle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche

– l’estensione anche ai registri extra europei da definirsi con decreto del Ministro delle semplificazioni riconosciute ai registri UE

– l’ampliamento delle attività riconducibili alla nuova attività di assistenza e traino in mare

– la cancellazione dell’annotazione di ogni singolo sinistro (anche non riconducibile a una condotta del diportista) dalla istituenda anagrafe delle patenti nautiche).

Il Consiglio di Stato ha anche rilevato la criticità relativa alla compresenza, nella Lega Navale Italiana, di funzioni di centro di istruzione per la nautica e di definitore di parametri di istruzione presso il Ministero, e la necessità di inserire un termine per le emanazioni delle disposizioni attuative e la verifica della messa a regime dell’intera riforma.

“Un parere estremamente analitico e puntuale, quello espresso dalla sezione presieduta dal Consigliere Luigi Carbone” – commenta la presidente di UCINA Confindustria Nautica Carla Demaria – “del quale mi rallegro perché dà ragione dell’impegno per la semplificazione condotta da UCINA negli ultimi 24 mesi. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente le altre associazioni di categoria che ci hanno sostenuto e affiancato per la loro collaborazione: Assilea, Assomarinas, Assonat, Confarca e Federazione Italiana Vela”.

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Pubblicato il
25 Ottobre 2017

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