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CLP Trieste: l’allegato VIII sul porto franco

TRIESTE – Sull’assemblea tenuta di recente dal Coordinamento Lavoratori portuali di Trieste, il notiziario on line FAQ triestino, sempre molto attento alle problematiche dello shipping, ha pubblicato un resoconto non privo di spunti polemici sulla cortina di silenzio che nei media locali ha accompagnato l’incontro. Ne riportiamo la parte centrale, che a nostro parere merita un’analisi anche a livello nazionale, trattando i temi dell’organizzazione del lavoro anche con interventi significativi di D’Agostino e Bologna.

(A.F.)

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“Nessun imbarazzo per Stefano Puzzer – scrive FAQ Trieste – che a nome del CLPT rivendica a tutti i lavoratori portuali il merito dei risultati ottenuti, il Decreto Attuativo dell’Allegato VIII è uno di questi. Stefano nel suo intervento ha detto che non sono interessati a rivendicare medaglie o meriti e che lasciano ad altri questa gara a ricercare riconoscimenti: che i risultati di questi due anni sono frutto di un lavoro di squadra di diversi soggetti in cui i lavoratori portuali hanno svolto egregiamente il loro ruolo. E partendo dalla sua esperienza ha sottolineato che nel tempo c’è stato un cambiamento ad esempio nel rapporto con le altre organizzazioni sindacali che ha portato dalle polemiche iniziali ad una collaborazione e partecipazione agli stessi tavoli di confronto. E’ poi passato ad elencare i prossimi nodi che quelli del Coordinamento hanno in agenda e che hanno a che fare con l’organizzazione del lavoro portuale, la sicurezza e la necessaria formazione professionale.

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“Sulla scia del suo intervento si è inserito l’avvocato Nicola Sponza che ha fornito all’assemblea un assaggio delle potenzialità e delle particolarità che la situazione giuridica del Porto Franco Internazionale di Trieste comprende e rende lo scalo triestino unico nel panorama mondiale da questo punto di vista.

“Nessun imbarazzo da segnalare per il presidente dell’AdSP D’Agostino che ha illustrato, nell’attenzione generale, i passaggi e i risultati nei due anni trascorsi dal precedente convegno organizzato dal CLPT. Tutto l’intervento del presidente D’Agostino ha avuto una impostazione “laica”, libero da giudizi e rimpianti sulle scelte mancate o sbagliate del passato ma tutto concentrato a disegnare uno sviluppo credibile e concreto per il porto, i traffici marittimi e ferroviari, la valorizzazione della zona franca e dell’EZIT.

“Una “lezione” sul Porto franco ricca di esempi ed estremamente chiara nei vari snodi del ragionamento.

A completare il quadro con riferimenti allo stato del lavoro portuale in particolare e della logistica più in generale è stato l’intervento del professor Sergio Bologna. Intervento schematico in tre parti: i conflitti sul lavoro e le mobilitazioni nella logistica – i tre (?) tentativi della Unione Europea di disciplinare malamente il lavoro nella logistica e nei porti – alcuni apprezzamenti sulla riforma dei porti varata dal ministro Delrio che ha segnato un momento di svolta e di attenzione reale per il settore”.

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Pubblicato il
18 Ottobre 2017

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